Scusate il ritardo! Eccomi con una tazzina serale e una lettura dell'anno scorso che rileggo perché così mi riconosco (cit. colta) ... Parlo dell'Ubicazione del bene, Giorgio Falco, 2009, Einaudi. Questo libro agile e asciutto mi aveva colpita molto. Subito per il titolo che trovo proprio fortunato. Poi mi ero persa tra gli abitanti della immaginaria Cortesforza, immaginaria sì, ma molto realistica cittadina fuori Milano. Mi ha raggelata la cronaca fredda di queste vite così umane, così artificiali, così vuote. E mi ha ipnotizzata il linguaggio secco e neutro dello scrittore.
E in tutta questa freddezza e neutralità, mi si è stretto anche un nodo in gola.
Ne rileggo alcune parti prima che venga il tramonto e auguro buona domenica a chi legge :)
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