Ieri nella sala d'attesa dello studio del dott. S. c'era Lyn (nome di fantasia), la ragazza del ristorante cinese. Con la sua borsetta Louis Vuitton, gli occhialoni da sole, il trench blu scuro e la maglietta a righe mi ha salutata e mi ha chiesto come stava mia mamma. Nel suo ristorante infatti siamo stati spesso e abbiamo anche festeggiato il suo primo compleanno dopo l'ospedale, con una torta e luci spente più musica cinese a sorpresa. Lì fanno dei regalini ai clienti più affezionati, ad esempio un set di scatoline di paglia. Dopo i saluti, ci siamo messe a leggere in silenzio Oggi e Vanity Fair come due vere madamine torinesi.
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