Ho sempre avuto paura dei figuranti che si insinuano nelle città a "coinvolgere" i passanti, dei pupazzi a misura d'uomo, dei trampolieri, dei pagliacci, delle mascotte, degli artisti di strada e più di ogni altra cosa dei mimi bianchi che se ne stanno tutto il giorno fermi immobili. Mi sembravano una folata gelida proveniente dall'aldilà. Un inequivocabile anticipo di morte. E invece poi ieri alle 15 spaccate nel centro di piazza castello ho visto uno di loro che si preparava. Era un ragazzo giovane con i jeans larghi e una magliettona a righe. Stava accovacciato per terra e intingeva il dito dentro una boccetta di colore bianco. Si dipingeva accuratamente la faccia che si riempiva di questa vernice sempre di più a ogni ditata. Lo guardava insieme a me anche un bambinetto piccolo che si è messo proprio di fronte a lui. Visto così, non mi faceva più paura. E ho solo pensato: speriamo che non si sciolga al sole.
2 commenti:
L'ho visto anche io. (sfido ero lì con te) però non ci ho pensato a questo aspetto. Hai sempre una marcia in più.
Annalisa cara: più che una marcia in più, ho sempre una paura in più da smontare......
:)
Comunque grazie ancora della tua compagnia: un grande abbraccio interregionale!!!
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