Questa mattina mi è crollata in testa la struttura intera della piccola doccia di casa. Tutti i bracci che reggono la tenda, la tenda stessa e pezzi di muro bianchi e rossi: tutto sulla mia testa, senza una ragione precisa. Contemporaneamente è finita l'acqua calda. Così mi sono ritrovata a fare la doccia gelida in mezzo a quelle che nella mia idiozia mi sembravano piccole macerie domestiche. Ho provato disagio e fastidio e sono uscita di casa con questa brutta sensazione. Quando poi ho visto la tragedia che ha colpito l'Abruzzo questa notte sono rimasta senza parole. La mia disavventura mi è sembrata una grazia ricevuta e il cuore mi si è riempito di angoscia e di pena per tutte le vittime del terremoto. In questi momenti si cerca di capire come poterli aiutare e poi non si può far altro che pregare per loro.
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