Cavoli, mi è capitato di girare per il centro cittadino stamane. E ho fatto piacevolissimi incontri:
1) Le "gemelle Peppie", due donne di piccole dimensioni e di mezza età, identiche nell'aspetto, forse opposte nell'anima, intente però a spettegolare all'unisono, fitto fitto tra di loro, in via Roma davanti alla Fnac. Torinesi DOC;
2) "Zio Paperone": un allegro nonno canuto che, brandendo una banconota da 5 euro di fronte alla barista, dichiarava: "Questa l'hanno appena fabbricata, vede? E' nuova nuova sa?";
3) Il "Tremebondo". Un povero signorino più sui quaranta che sui trenta, slavato, bianco vestito, con occhialini sulla punta del naso, che contava una manciata di monete con le mani tremanti e, ho paura, anche molto sudate, in mezzo a una strada deserta, prima di entrare in libreria;
4) Il "Signor Carlo". Uno straordinario tizio di non meno di settant'anni che esclamava "AHHH PPPERO'" di fronte a un negozio di frutta e verdura, con buona pace della Gialappa's.
5) Gli "Ammerigani", una festosa famigliola di turisti statunitensi che, dopo tre ore di penose riflessioni, decidono cosa ordinare al bar: "Un cafè...americano!!!", pronunciato con orgoglio dalla mamma che mi guardava poi ondeggiando la testa cotonata, come per dire: "Io sì che me ne intendo...."
1) Le "gemelle Peppie", due donne di piccole dimensioni e di mezza età, identiche nell'aspetto, forse opposte nell'anima, intente però a spettegolare all'unisono, fitto fitto tra di loro, in via Roma davanti alla Fnac. Torinesi DOC;
2) "Zio Paperone": un allegro nonno canuto che, brandendo una banconota da 5 euro di fronte alla barista, dichiarava: "Questa l'hanno appena fabbricata, vede? E' nuova nuova sa?";
3) Il "Tremebondo". Un povero signorino più sui quaranta che sui trenta, slavato, bianco vestito, con occhialini sulla punta del naso, che contava una manciata di monete con le mani tremanti e, ho paura, anche molto sudate, in mezzo a una strada deserta, prima di entrare in libreria;
4) Il "Signor Carlo". Uno straordinario tizio di non meno di settant'anni che esclamava "AHHH PPPERO'" di fronte a un negozio di frutta e verdura, con buona pace della Gialappa's.
5) Gli "Ammerigani", una festosa famigliola di turisti statunitensi che, dopo tre ore di penose riflessioni, decidono cosa ordinare al bar: "Un cafè...americano!!!", pronunciato con orgoglio dalla mamma che mi guardava poi ondeggiando la testa cotonata, come per dire: "Io sì che me ne intendo...."
4 commenti:
bravissima, ah come scrivi, baciotti
Che bello leggere queste vaporose, leggere, deliziose descrizioni della fauna che si aggira per la città agostana. Come vorrei poter essere anche io in giro ad osservare queste meraviglie! Blindata in ufficio per gli ultimi giorni di lavoro...
Ma il Giappone mi attende eh eh :)
un abbraccio Lallina
Tutto ciò che qui è vaporoso, leggero e delizioso lo ritroverai in Giappone moltiplicato all'infinito! Vorrei andarci anche io un giorno, è una delle mie "daydreams addictions"... Buon viaggio.
@Peppia del primo commento: grazie baciotti anche a te!
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