Altra ondata di calore, altro giro al supermercato. Questa volta ho ritrovato una vecchia conoscenza: "Il Cassiere più serio del mondo".
Lui non sorride mai. Ha la faccia pulita, lo sguardo franco. Ed è così che lo chiameremo per convenzione. Franco sta sempre alla cassa ma ieri si è purtroppo ritrovato ad affrontare un'emergenza al reparto salumi. Quando l'ho visto apparire dietro al bancone, mi è parso più piccolino del solito e ancora più pallido. Aveva paura. Immaginate l'esatto opposto di Rocky Balboa. Perché conosceva i suoi limiti. Per un istante ho pensato di desistere, lo capivo nel profondo dell'anima più di quanto potesse immaginare. Ma avevo davvero bisogno della bresaola. E ho rischiato. Ho chiesto un etto e mezzo, per non esagerare, per abbreviare la tortura. Sperava, lo so, che volessi magari un semplice Nonno Nanni allo yogurt, una manciata di alici, una frittatina. E invece proprio l'affettato: il più bitorzoluto e micidiale. Ed è stato uno strazio. La sua mano tremava. Quella piccola mano bianca, abituata a contare i centesimi, a picchiettare sui tasti della cassa e a strisciare le carte di credito, adesso doveva dominare quel mostro dilaniante di affettatrice. E tremava, tremava, a ogni fettina che usciva dal disco rotante, la mano tremava. Ho temuto il peggio. Le dita che volavano via, il sangue dappertutto. Il suo viso contratto e i suoi grandi occhi marroni terrorizzati mi hanno strappato il cuore. Ero agitata.
Poi è andato tutto bene. Ci ha messo un po', il tempo non passava mai. E così per sollevarlo, quando mi ha domandato: "altro?" ho risposto solo: "un Nonno Nanni grazie!".
Lui non sorride mai. Ha la faccia pulita, lo sguardo franco. Ed è così che lo chiameremo per convenzione. Franco sta sempre alla cassa ma ieri si è purtroppo ritrovato ad affrontare un'emergenza al reparto salumi. Quando l'ho visto apparire dietro al bancone, mi è parso più piccolino del solito e ancora più pallido. Aveva paura. Immaginate l'esatto opposto di Rocky Balboa. Perché conosceva i suoi limiti. Per un istante ho pensato di desistere, lo capivo nel profondo dell'anima più di quanto potesse immaginare. Ma avevo davvero bisogno della bresaola. E ho rischiato. Ho chiesto un etto e mezzo, per non esagerare, per abbreviare la tortura. Sperava, lo so, che volessi magari un semplice Nonno Nanni allo yogurt, una manciata di alici, una frittatina. E invece proprio l'affettato: il più bitorzoluto e micidiale. Ed è stato uno strazio. La sua mano tremava. Quella piccola mano bianca, abituata a contare i centesimi, a picchiettare sui tasti della cassa e a strisciare le carte di credito, adesso doveva dominare quel mostro dilaniante di affettatrice. E tremava, tremava, a ogni fettina che usciva dal disco rotante, la mano tremava. Ho temuto il peggio. Le dita che volavano via, il sangue dappertutto. Il suo viso contratto e i suoi grandi occhi marroni terrorizzati mi hanno strappato il cuore. Ero agitata.
Poi è andato tutto bene. Ci ha messo un po', il tempo non passava mai. E così per sollevarlo, quando mi ha domandato: "altro?" ho risposto solo: "un Nonno Nanni grazie!".
4 commenti:
grande sig. Franco.
yep
Ma pure tu però che me te magni Nonno Nanni!
E che me devo magnà?
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