domenica 23 maggio 2010

Letture domenicali+tazzinadicaffè.

Chi subisce una violenza, come la protagonista di questo romanzo, è possibile che dopo si senta come divisa in due. Quasi come spartire con quella presenza inventata un po' del dolore, del trauma, dell'ineluttabilità della cosa. E infatti questa è la storia di Faith, sedicenne sovrappeso che dopo l'aggressione a una festa degli ex alunni, a un certo punto si sdoppia e si ritrova a tu per tu con il suo alter ego. Una cicciona che le ricorda quello che lei era stata e non riesce a dimenticare...

Questo libro - Mi chiedo quando ti mancherò - di Amanda Davis, edizioni Terre di Mezzo, richiede forse più di una tazzina di caffè. Vi propongo un caffè americano, un tè verde, del vino rosso magari anche. Per farvi un'idea della scrittrice, per chi vuole conoscere la sua storia, ecco qui un link alla pagina di Minimum Fax dove ci sono alcuni suggestivi ricordi di lei. Perché Amanda ci ha lasciati giovanissima nel 2003, morendo in un incidente aereo. Ci ha lasciati fisicamente ma ha lasciato grandi testimonianze di sé, di una vitalità fuori dal comune, di un talento letterario superiore, di un cospicuo progetto artistico e di molti amici. Segnalo da leggere nel link il pezzo di Jonathan Lethem - che ne dici, Giuliana sotto la Mole? :D

"Amanda creò la nostra amicizia, e fu una grande amicizia. Fummo inseparabili per un paio di anni. Lei era la persona a cui telefonavo o mandavo e-mail cinque volte al giorno, ogni volta che desideravo che il mondo riconoscesse la mia esistenza".

Se potete, entrate in apnea in questo romanzo. Respirate solo col respiro di Amanda. Immedesimatevi nel personaggio. Capitelo, ascoltatelo, attraversate le sue esperienze. Così si costruisce qualcosa tra l'altro. Per dire, anche nella vita.

Buona letturadomenicale (wow, addirittura in pole position nel sondaggio!)

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