venerdì 7 maggio 2010

Da sfortuna a fortuna.

Solo una piccola riflessione al volo e di corsa. Ma certamente questo è un tema da approfondire. Ci sono persone (come me -_-) che in certi momenti della vita o sempre si sono sentite o si sentono sfortunate. Anche i loro amici cominciano pertanto a considerarli sfortunati. E sfortuna vuole che le sfortune capitino proprio agli sfortunati suddetti. Poverini. Ora, sarà banale dirlo, ma io sento che il meccanismo è subdolo, si fatica a isolarlo e identificarlo, eppure c'è e merita di essere scovato ed estirpato come un'erbaccia. La sfortuna pertanto non esiste. Siamo noi a crearla. Lo dicono in tanti. Questo è vero, è sicuro, ed è dolorosamente chiaro ai miei occhi.

E ora, consultiamo l'oracolo wikipedia - scherzo eh :D - in proposito:

Probabilmente la "sfortuna" potrebbe anche essere considerata un particolare atteggiamento dei soggetti. Ovvero uno stato mentale e/o comportamenti quali, "valutazioni superficiali","scarsa attenzione" per l'ambiente circostante, "errata percezione" di fenomeni o un modus operandi inadeguato per una certa circostanza, tale da aumentare di molto la probabilità che un evento negativo si verifichi. Ad esempio, "passare sotto una scala" non porta sfortuna di per sé, ma rispetto al passare lontano da essa, aumenta la possibilità che cada in testa allo "sfortunato" passante, qualche oggetto, specialmente se è distratto.

Alla base di tutto questo, all'apparenza semplicissimo, vibrano in realtà e ribollono concetti e ragionamenti vastissimi, che andrebbero trattati da ogni sfortunato poco alla volta e con serietà e impegno. E se riescono a farlo: ecco già apparire la loro brand new fortuna nuova di zecca ovvero quella di capire in tempo la propria situazione e cambiare con cautela le cose!

:)

Nessun commento: