La tazzina c'è. E non solo: a tuffarcisi allegramente dentro, c'è anche una interessante torta alle fragole di pasta frolla e crema pasticcera (ma questa è un'altra storia...). Quindi ci siamo. Si legge. Oggi vorrei proprio riprendere in mano un libro comprato, aperto, chiuso, riaperto, richiuso e riaperto a oltranza. Non so, forse per la paura che mi piacesse troppo o che non mi piacesse affatto. Mi riferisco a Elizabeth Costello del premio Nobel J.M. Coetzee. E invece adesso voglio proprio rimettermi in contatto con questa vecchia scrittrice (la protagonista), e seguirla nelle sue conferenze. Questa scrittrice preoccupata che alcune copie del suo primo romanzo finissero in biblioteca perché:
"Quello che stava dietro alla mia preoccupazione per le copie destinate alla biblioteca era il desiderio che, se anche fossi finita sotto un autobus il giorno dopo, quel mio primogenito avrebbe avuto una casa dove sonnecchiare, se così avesse decretato il fato, per i successivi cent'anni e dove nessuno sarebbe andato a stuzzicarlo come un bastone per vedere se era ancora vivo".
Mi piace. E poi ci tengo a Coetzee. Come per molti, anche per me è un autore-culto. A una cena in cui tutti i convitati rivevevano in regalo un libro "al buio", a me capitò il suo Diario di un anno difficile. E il caso voleva che in quel momento mi trovassi davvero alla fine di un anno difficile. Così la presi come una strana coincidenza. E da allora comunque l'ho sempre sentito vicino a me, questo scrittore. Mi piace - quando possibile - associare un episodio di vita reale a ogni libro. Mi fa pensare che tutto abbia un senso. La più dolce delle illusioni.
Buona domenica e buona lettura a tutti
:)
"Quello che stava dietro alla mia preoccupazione per le copie destinate alla biblioteca era il desiderio che, se anche fossi finita sotto un autobus il giorno dopo, quel mio primogenito avrebbe avuto una casa dove sonnecchiare, se così avesse decretato il fato, per i successivi cent'anni e dove nessuno sarebbe andato a stuzzicarlo come un bastone per vedere se era ancora vivo".
Mi piace. E poi ci tengo a Coetzee. Come per molti, anche per me è un autore-culto. A una cena in cui tutti i convitati rivevevano in regalo un libro "al buio", a me capitò il suo Diario di un anno difficile. E il caso voleva che in quel momento mi trovassi davvero alla fine di un anno difficile. Così la presi come una strana coincidenza. E da allora comunque l'ho sempre sentito vicino a me, questo scrittore. Mi piace - quando possibile - associare un episodio di vita reale a ogni libro. Mi fa pensare che tutto abbia un senso. La più dolce delle illusioni.
Buona domenica e buona lettura a tutti
:)
2 commenti:
adoro Coetzee!
:D sto andando avanti nella lettura, fantastico!
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