Al negozio "Compro Oro" Ada è in coda dietro a un tizio con un taglio sulla faccia, una cicatrice. Lei stringe nella mano destra l'orologino, che conserva in tasca da giorni. Aveva tenuto l'orologino per i momenti di difficoltà veri: l'orologino della prima comunione. Sapeva, sentiva o forse solo temeva che quel momento sarebbe arrivato, e non si sa come era successo. Dopo poco è il suo turno. La signora del "Compro Oro" è abbastanza gentile. Di gente come Ada non ne passa molta di lì. Gente con cui si possa scambiare due parole. Però l'orologino, che Ada estrae piano dalla tasca, per mostrarlo come un passerotto ferito, la lascia perplessa. La signora chiama il marito nel retrobottega che, infreddolito, sfregandosi le mani e aggiustandosi il cappello di lana nera, esamina il piccolo oggetto. "Questo non vale niente". Dice. E si fa una risata.
4 commenti:
Uh, che malinconia questo raccontino...molto poetico però. Questo negozio anche è dalle nostre parti?
Grazie Marta: sì è dalle nostre parti...
ma per ada sì invece...
@barchetta: anche secondo me ^^ Buon week end!
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