domenica 19 dicembre 2010

Letturedomenicali+tazzinadicaffè.

Questo è il libro che Aldo Nove ha aspettato di scrivere per anni, e adesso ce l'ha fatta. Credo l'abbia detto in qualche intervista, e comunque si capisce leggendo. C'è la sua vita dalla perdita dei genitori all'età adulta, passando dall'incendio della casa e l'ospedale. Ci sono sesso e droga e solitudine estremi mischiati insieme ma per quello che veramente sono o che possono diventare.

La vita oscena, Einaudi Stile Libero. Ecco ciò che mi ha colpito:

1) "il dolore ti inchioda alle cose". il modo in cui da sempre Aldo Nove scrive degli oggetti. tutto quello che lui trasferisce negli oggetti, l'importanza che hanno. ad esempio la bottiglietta di bibita sottomarca sul comodino dell'ospedale dopo l'incendio. pagina 42-43, per me quel passaggio è davvero notevole: "Quella bottiglia mi sembrava simile alla vita dei più, di quelli che non ce la fanno, oh quanti, mi portava alla commozione e piansi". E continua. In generale in questa fase lui si identifica con le cose più piccole e vulnerabili, nella pagina dopo a un pipistrello incastrato dentro l'ospedale. Oppure: "Poi andavo alla macchinetta a prendere il caffè. A me piaceva il rumore della macchinetta. Mi piaceva mettere i soldi e che poi uscisse il caffè. Il rumore della macchinetta. Era una cosa normale e mi rassicurava".

2) la scrittura poetica, accecante.

3) ovviamente le scene di sesso. il bisogno, il precipitare sempre più giù, nel deserto in cui niente è più "normale". e l'abiezione, la mortificazione, l'umiliazione, il diventare una cosa. la scena in cui lui per un attimo si vede nello specchio e si ferma è un duro colpo. qui avviso chi non l'ha letto ancora: si sta male. in certi punti si sta proprio male.

4) la visione della madre. la rinascita. qui c'è la paura e il terrore che mi hanno fatto pensare a certe storie di fantasmi novecentesche. comunque sublime.

5) il bar, il caffè, le inserzioni di civiltà che lui mette tra un incontro e l'altro. come la voglia di stare lo stesso al mondo. sembra proprio di sentire un vuoto allo stomaco, il fisico che si debilita, il caffè forte che scende nelle viscere, la luce abbagliante che contrasta il buio.

6) l'avvicinarsi alla follia in seguito a un trauma. il crearsi un rifugio segreto, un mondo parallelo.

7) come agiscono i genitori su un figlio.

8) la copertina!

Buon letturadomenicale a voi che passate di qui

:)




7 commenti:

La Vyrtuosa ha detto...

E' già nella mia libreria. Credo sarà una delle letture di queste vacanze :)

Sara Giorgia ha detto...

Accidenti. Brava amica. Ho ancora più voglia di leggerlo. Abrazos

noemi ha detto...

@LaVyrtuosa: ciao! A me è piaciuto molto! Mi dici poi che impressione ti ha fatto? :)

noemi ha detto...

@Sara: grazie amica !!

tartetatin ha detto...

mi sa che lo leggerò.prima o poi ..Intrigante la tua recensione..

noemi ha detto...

@tartetatin: grazie grazie :) :)

La Vyrtuosa ha detto...

Certo! Scriverò sicuramente le mie impressioni sul blog :)