Paolo lo chiamano Pol al mercato. In effetti è tondo come una palla da bowling. Qualche straniero lo chiama Ball. Pronunciato Bol. E in testa ha un cappello di lana grigia che, se possibile, lo rende ancora più sferico e due baffi bianchi che spuntano dagli occhiali appannati. Con i guanti sfrangiati che lasciano le dita libere e le grosse mani gelate, vende detersivi. Ma si stufa a scaricarli dal furgoncino: spera che le clienti scelgano quelli disposti all'alba sul bancone. Puntualmente ciò non accade e tutte pretendono quell'unico shampoo laggiù in fondo che lui non aveva previsto. Non ce la fa proprio, si scusa e propone un altro detersivo. Si convince poi di rimediare a questo inconveniente con una formula che ritiene infallibile: "due euro e un sorriso" dice, ad esempio. "Tre e cinquanta e un sorriso", e così via tutta la mattina. Le donne, anche quelle più abbattute dalla vita, sorridono in cambio e d'istinto a quella frase. Non ci crede nessuno ma per un secondo tutte annuiscono all'exploit finale: "cos'è la vita senza un sorriso?". "Niente niente", sospirano. "Ce l'hai quello per i pavimenti Pol?".
6 commenti:
quanto mi affascinano le persone che si incontrano al mercato, sembrano avere tutte una storia bellissima da raccontare...Cmq è vero, un sorriso non costa niente e fa sentire bene...
Grazieeee! Sì è vero il mercato è un mondo pieno di facce e storie interessanti!
un commento e un sorriso :) se vedi pol sorridigli anche da parte mia!
ciao @barchetta!! lo farò volentieri!!
questo pol sa vendere e con dolcezza, mica da tutti!
Lola
@Le Funkfunk 16: vero vero! :D
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