Il parco è un silenzio di rametti scuri congelati che puntano al cielo, mentre nello stadio olimpico ci sono i preparativi della partita della Juve. Viviana e il suo cane Asia camminano al trotto facendo uno slalom tra le sculture avvitate e lucide dorate di Tony Cragg*. Lì in mezzo c'è seduto un cagnino così piccolo che da lontano sembrava un gatto piccolo, Asia si avvicina per annusarlo, e lui resta immobile, tremando dal freddo. Piazza d'Armi alle due del pomeriggio è una lastra di sole freddo che taglia in orizzontale tutto e lì si rifugiano anche quelli che non hanno un altro posto preciso dove stare. Uno dei due laghetti artificiali è ghiacciato e i piccioni ci pattinano sopra in cerca di cibi surgelati. Nel prato centrale c'è un ritrovo di cani. Si conoscono tutti, sembra un asilo di bambini, i padroni li chiamano per nome, come le mamme. Asia si impianta. Ha le orecchie grandi e color fumo, un muso arrotondato da snoopy. Viviana la chiama. Asia fa un dispetto, non vuole muoversi, Viviana ride. Si conoscono. Si sente che parlano una lingua loro. Viviana sorride, corre, si aggiusta il cappello, dello stesso colore delle orecchie di Asia. Si vede subito che è una ragazza felice. Quello è il suo momento.
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6 commenti:
Che dolcezza...brava Noemi!
Baci Baci
Grazie Elena ^^
Brava Noemi....ma un po' ripetitiva!
Aldo
Bellissima, mi piace tanto.
Grazie Sarina! In questi giorni sto pensando tantissimo al fatto che mi piacerebbe adottare un cane, ma non potrei occuparmene e allora -----> :( tristezza.
@Anonimo: repetita iuvant.
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