lunedì 31 maggio 2010

Il paradiso è giù in città.

Al di là del fiume - del Po - ci vado poco, ma è la parte più imprevedibile della città. Torino. Quel viale alberato, con le panchine di pietra, gli steccati di legno, i piccoli spiazzi di ghiaia che si aprono all'improvviso come grotte urbane a cielo aperto, calde, accoglienti. Un falco che spalanca le ali sganciando da una transenna le zampe nodose e spicca il volo per planare sull'acqua che scorre lenta. Una gara di canottaggio. Farsi avvolgere dalla luce del sole e dal profumo di alberi e vento. Un cane che mi guarda come dire: com'è? Com'è la vita? E io che gli rispondo: bella, caro cane. Se siamo qui, al di là di questo ponte, in mezzo a questa gente che ha voglia di camminare, di correre. Fontanelle di acqua fresca, chioschi di gelati e caffè, campi da tennis, petali di fiori rossi. Qui è il paradiso. Ed è mio!

2 commenti:

paolo ha detto...

Ho vissuto per un lungo periodo a Torino e mi sono trovato bene..ma la tua sensazione io la provo tornando a Roma, dove abito ora...ho sentito che qui sarebbe stata la mia casa..il luogo dove tornare...hai ragione la vita è bella

noemi ha detto...

sì è bella! A Roma ci sono stata per la prima volta lo scorso settembre. Hai una casa grandiosa :D