venerdì 14 maggio 2010

Salone del Libro/2.

E anche oggi un giretto al Salone. Cosa ho notato di bello?

1) Presentazione del libro L'uomo verticale di Davide Longo, con Daria Bignardi. Ottima intervista: intensa, divertente, concentrata. Lo scrittore di persona mi è parso come dire "una faccia pulita" dentro il clima teso e smaliziato che aleggia in genere al Salone. E come lui quelli di Fandango. Bravi! Durante la presentazione ho riflettuto molto su alcuni concetti. Longo diceva di aver esplorato nel suo libro uno scenario del futuro catastrofico allo scopo di presagire cosa potrebbe accadere se certe modalità sbagliate del presente proseguissero senza correzione anche nel domani. Abitudine abbastanza diffusa negli autori anglofoni, molto poco praticata invece in Italia. Dove viviamo così, come se esistesse solo oggi, solo adesso: scacciando le paure anziché rappresentarle e prenderne in tal modo le distanze. Peccato che le paure lavorino sotterraneamente, danneggiando la salute (di un Paese, come di una singola persona). Cavoli. Spiegata così da me non so se si capisce, ma le parole di Longo sono davvero incisive, nella loro disarmante sobrietà. E che brava la Bignardi! A un certo punto mi sono anche commossa. Certo però che ho proprio le lacrime in tasca. Mi ha salvata un prodigioso caffè gratis al Caffè Letterario Lavazza. Viva gli omaggi e tutti i gadget possibili e immaginabili :)

2) I bambini. Perché molti genitori s'impuntano a sgridarli sbraitando come scimmie? Fermiamoli!

3) Quanti personaggi incalliti che ti guardano come per dire: tu non t'immagini chi sono io! Mentre quelli che davvero fanno qualcosa di bello hanno lo sguardo disponibile e gentile. E vabè, ci si fa l'abitudine anche a questo.

4) Perché ho comprato un libro in cambio di un bicchiere di Montepulciano doc? Perché?

5) Perché ho mangiato - pur senza avere fame - sei micidiali polpettine indiane piccanti (Paese ospite di questa edizione) al self service al solo scopo di sedermi tra i tavoli e origliare i discorsi della gente? Qual è esattamente il mio problema?

6) Sono mortalmente felice in mezzo ai libri, e a chi ci lavora: è giusto ricordarlo.

7) A un certo punto mi è parso di aver visto Pannella, ma dubito che ciò sia possibile.

8) La proverbiale "festa di Minimum Fax": è un classico del Salone da sempre, ci vanno in tanti, immagino sia parecchio divertente ma io non so perché non ci sono mai andata, me la perdo senza ragione tutti gli anni, come anche il Festival di Mantova. A questo punto la devo considerare una mia tradizione al contrario: uh, come passa il tempo, è già ora di NON andare alla "festa di Minimum Fax!"

9) Hemm, appello a tutte le fluorent adolescents del Salone: ragazze, ieri era l'Induismo antico, e posso ancora capire. Ma oggi vi ritrovo a saltellare con gli occhi spiritati all'inseguimento di un qualche pensatore astruso, spelacchiato, complicatissimo e anziano per farvi fare l'autografo. Non so. Per carità, la vita è vostra, però...

10) E dulcis in fundo: eccomi lì, alle 21.30 suonate, con i piedi al posto del cervello, beatamente appollaiata su una morbida poltroncina bianca allo stand Einaudi. Ignara del futuro, ma pronta quanto prima a seguire il suggerimento di Davide Longo e a configurare mentalmente scenari da fine del mondo per come lo conosciamo. Guardo la gente che sfoglia i libri, che si trascina, che parla senza pietà e annuisce senza tregua, che corre, che guarda l'orologio e che non sa che io non mi perdo neanche un particolare delle loro facce, delle loro espressioni, dei loro tic, dei colori dei loro vestiti.

In quel momento sono completamente sola. Non conosco nessuno. Eppure è proprio lì che io mi sento al sicuro.




Buonanotte e buon week end :)

2 commenti:

La Giù ha detto...

oggi vi ritrovo a saltellare con gli occhi spiritati all'inseguimento di un qualche pensatore astruso, spelacchiato, complicatissimo e anziano per farvi fare l'autografo. Non so. Per carità, la vita è vostra, però...


a parte il fatto che non sono più fluorent adolescent da un po'... sono io! Solo che saltello con occhi spiritati all'inseguimento di qualche scrittore newyorkese, complicatissimo e splendido quarantenne per avere DUE autografi...

noemi ha detto...

ahahahahahahah sì ammetto che eri tu ^^ ma non avevo il coraggio di fare i nomi!!!

Bè però quello scrittore newyorkese non mi pare tanto spelacchiato, né anziano! Mentre noi qua si rimane splendide fluorent adolescent a vita he he :) (pensa che qualche giorno fa mi hanno dato 28 anni. Avendone 29, lo considero già un risultato. (mi si chiarisce dunque il fatto che il lifting è ancora di là da venire...).