venerdì 13 maggio 2011

Salone del Libro/2.

Secondo giorno. Essendo ormai un star della televisione (vedi post precedente, per i pochi distratti che si fossero persi la clamorosa notizia), oggi entro al Salone camminando tre metri sopra il cielo - in onore proprio di Moccia, che ha vinto il premio per il più nominato della giornata. Ovvero, in qualsiasi situazione, quando si percepiva un applauso o qualche grido di entusiasmo di scolaresche in lontananza, qualcuno (relatori di conferenze, pubblico, passanti) domandava con evidente sarcasmo: "Cos'è, è già arrivato Moccia?".

Comunque ----> Che giornata. Il mio primo appuntamento del giorno si è verificato nella piccola ma futuristica area Room to the Future, per il ciclo di conferenze Book to the Future (vi dirò, vi dirò :P). Si parla di social network libreschi, di rete-e-editoria, e di allegre cose similari. Interessante. Per un soffio, non rischio anche di vedere coi miei occhi un bot di persona, come incontri ravvicinati del terzo tipo (mi riferisco a @Einaudieditore), capisco telepaticamente infatti che forse si trova in quella stessa stanza, ma di proposito non mi guardo troppo intorno per controllare, meglio lasciare l'aura di mistero che su egli aleggia da sempre.

Poi ho conosciuto alcuni blogger intelligenti, curiosi, con gli occhi spalancati sul mondo e sui libri.

(Se potete, seguiteli su twitter: @trustinart, @Dazey, @SignorinaLave, @ArtNite che presenta domenica il suo primo romanzo - Zagreb - e @FNall. Spero solo di non dimenticare nessuno).

Bello ritrovarsi sotto la pioggia che inizia, al tramonto, sulle scale dell'ingresso, col vento sotto il cielo grigio-torino, a bere una birra parlando di romanzi, di twitter, di blog e in quell'istante ci passa davanti Erri De Luca, solo, che cammina pianissimo, mentre poche ore prima era circondato da intervistatori, luci sparate addosso, telecamere. La strana vita di un autore famoso.

Carina anche la presentazione di un progetto editoriale della casa editrice 80144 edizioni che si chiama Linea Gialla, in collaborazione con Poste Italiane.

Nel frattempo mi capita tra le mani l'edizione cartacea di Flanerì, dove c'è anche un mio contributo :)

E infine, una lectio magistralis di Umberto Eco sul tema delle "costrizioni" degli scrittori in cui ha elencato tutte le incredibili costrizioni che si è autoimposto per scrivere i suoi libri e ha mostrato ancora una volta tutta la sua ironia e tutta la sua sapienza. Hei, ma perché Umberto Eco non ha un blog? Sarebbe un gran blogger.

Poi poi poi: ah, sì, ho mangiato rustichelle a rotazione, aprendo e chiudendo in tal modo la mia giornata. Ho preso appunti, ho scoperto nuovi editori, ho pensato molto al mondo della cultura, ne ho parlato anche molto con gli altri. Abbiamo concluso che qualcosa sta cambiando ma non tutti se ne sono accorti. Però this is really happening.

E alcuni stati allucinatori mi hanno portata a progettare anche di mettermi una tazzina in borsa e poi fotografarla domani negli stand che mi piacciono di più. Così. A caso. Ecco, e null'altro, ora mi si chiudono gli occhi dal sonno, e mi appollaierei volentieri su Ektorp (divano), benché conscia del fatto che al momento si stia svolgendo la consueta sballona festa minimum fax sulle rive del Po.

E domani si ricomincia :)

Quindi good night, gente di Torino e forestieri.


Sotto: Italo Calvino.

2 commenti:

La Ballata di Stroszek ha detto...

che invidia, mi piacerebbe poter partecipare ma sono lontanuccio! (:

noemi ha detto...

@La Ballata: ahh mi spiace. Magari l'anno prossimo... :)