Per chi fosse appassionato di questioni dentistiche (chiamatemi la Martin Amis* del Piemonte occidentale :P), torno adesso dalla seconda seduta dal dentista per curare il cosiddetto Dente2, ovvero la causa di un lunghissimo periodo da me trascorso senza masticare (tutto è iniziato però con Dente1, che si è rotto dalla parte uguale ed opposta al 2, e per la cronaca esso è ancora lì ad aspettare il suo turno dal momento che il 2 alla fine è risultato più urgente).
Comunque Dente2 era messo malissimo.
Benché più volte otturato con amalgame al carbonchio nel corso degli anni, stava provando lo stesso a farmi fuori dall'interno, giorno dopo giorno, corrodendo le gengive come il mare con le scogliere. Poco dopo Natale aveva iniziato a produrre un dolore d'altri tempi, pulsante, acuminato e persistente. Ma io lo ignorai. E per questo credo che finirò in un qualche girone dantesco - probabilmente quello dei trascuratori di carie. Dal dolore micidiale ma pur sempre benevolo in quanto primo rilevatore di guai, si è passati di colpo al silenzio.
Dente2 preparava la sua vendetta nel segreto. Peccato che però poi alla fine Dente1, gemello tonto, l'ha tradito frantumandosi durante una banale colluttazione con un cereale. E il resto è storia.
E vabè, comunque ora è iniziata la rimonta verso la masticazione. Ma perché vi racconto questo? Perché è come se da meno uno fossi passata a zero. Cioè da non masticare a masticare solo da una parte. Questo significa una sola cosa: che va tutto bene, nel migliore dei mondi possibili.
:)
Ah, e buon venerdì.
* ottimo scrittore inglese (su cui ho scritto la mia tesi di laurea) trasferitosi negli USA che qualche anno fa ha utilizzato parte dell'anticipo ricevuto per la scrittura di un romanzo per ricostruirsi tutti i denti.
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