venerdì 11 marzo 2011

Giappone.

Volevo scrivere il post sul carnevale di Ivrea e raccontarvi di assurde avventure. "Cambiare decisamente registro", come dicono i giornalisti, dopo gli ultimi post vagamente laconici. L'ultimo soprattutto, che ha scatenato alcuni equivoci, che ho cercato di chiarire nei suoi commenti :)

Ma è proprio dal telegiornale e dai giornali che arriva una notizia impossibile da ignorare: lo tsunami in Giappone. Parlavo di Giappone proprio l'altro ieri con un amico via mail. Gli raccontavo della mia lunghissima "carriera" (per dire eh) nel mondo delle arti marziali. Tredici lunghissimi anni di Aikido! Ho iniziato da bambina, fino poi a diventare cintura nera (!). E insegnare anche in una scuola materna. Poi ho smesso. Le cose sono cambiate. Quasi non mi riconosco più. Ma alcune cose le ricordo ancora bene. Tra tutte, il mitico maestro giapponese!

Quanto ho amato quella cultura, quel loro cinema così diverso dal nostro. La delicatezza, la levità di certe loro sfumature. E la violenza, l'asprezza, il gelo che sanno creare. (Avete presente Stupore e tremori di Amélie Nothomb?). Sono arrivata così vicina al Giappone, da vestirmi come loro tre/quattro volte la settimana al dojo, ragionare come loro, fare il saluto come loro, sentirmene a volte addirittura un po' i tratti somatici addosso. Quanto ho camminato a piedi nudi sui tatami di tutta Italia? Quante dita piccole mi sono rotta. Ci sono cresciuta sopra. Ho usato le spade, i bastoni, i coltelli di legno. Ho guerreggiato contro gli uomini, e ho vinto :), ho sudato, ho sofferto, ho respirato, ho meditato, mi sono specchiata, ho imparato a leggere ad alta voce in pubblico, ho fatto capriole come una bambina fino a diventare adulta, quante docce negli spogliatoi, quante lacrime anche, quanta fatica, quante volte, letteralmente, sono caduta e mi sono rialzata. Lì sul posto, però, non ci sono mai stata. Ed è rimasto ancora un bel sogno.

Adesso sapere che quella terra-sogno sta tremando, che stanno morendo le persone, e distruggendosi i luoghi, che onde di 10 metri stanno travolgendo le sponde di Sendai, mi fa male.

Questo post è solo per esprimere la mia solidarietà alle già molte vittime di questa tragedia.

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