giovedì 20 novembre 2008

Scene della Torino brava/4.

Vi ricordate il signore con il cappello e gli occhi celesti che ho incontrato davanti a un'edicola e sperato fosse un angelo custode?
Mi ha telefonato! Avevo il cellulare con il silenziatore e così ha chiamato mia mamma. Poi ci ho parlato anche io. Ha detto parole di conforto che non saprei neanche riscrivere. Non ci posso credere. Non per la telefonata in sé perché i numeri glieli avevamo lasciati noi, come si fa con le nuove conoscenze. Piuttosto per il fatto che colui che io ho creduto fosse un angelo custode mi parli al telefono per dire parole di incoraggiamento. Che strano. Mi interrogo intensamente sul senso di questo fatto. Ne sono tanto colpita.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cavolo! Questo lascia basita anche me! Intanto perché dimostra che esistono tante persone gentili, anzi sono la maggioranza silenziosa, secondo perché: cavolo che gentile!

Signore con il capppello e gli occhi celesti, ti ringrazio anch'io per le bellissime parole, Noemi, che di parole se ne intende, ha detto che non saprebbe neanche riscriverle e questo mi fa capire molto...

Grazie!

Rossella

Anonimo ha detto...

Amica mia! Davvero, esistono persone gentili che sanno capire gli altri e agiscono in modo disinteressato...ne conosco un'altra come questo signore, si chiama Rosella: la conosci? ;)

noemi ha detto...

il commento precedente è mio: Noemi...