E' una bambina cinese di otto mesi. I bambini di otto mesi italiani mi sono sempre sembrati più grossi. Chiara è davvero piccola e di italiano per il momento ha solo il nome e la residenza. Chiara. Pronunciato dalla madre senza la erre, chiaramente. Anzi chialamente. Chiala. Non è un brutto nome. Cosa ci si aspetta da te, Chiara/Chiala? Quello che ti auguro io, dall'alto di una tazzina di caffè espresso del lunedì mattina, è di sbarazzarti prima che puoi dei vincoli a te imposti in quanto bambina, in quanto femmina, in quanto nativa cinese, in quanto prossima italiana, in quanto italocinese. Mentre ti rivolgo questi pensieri propiziatori, tu tenti di ingerire il menu del ristorante e ti aggrappi allo spigolo del bancone. Poi sorridi con i tuoi pochi denti al cameriere giovane, forse tuo cugino. Lui è così perplesso, bloccato e implode in una specie di singulto come molti adolescenti ammutoliti per via delle ingrate metamorfosi della loro condizione. Intanto tu agiti i piedini all'impazzata, tua madre e tua nonna si scambiano frasi molto serie in cinese, e tu saluti il gatto decorativo che ondeggia la zampetta dorata. E poi ti auguro anche di trovare al più presto una tua strada, una tua voce - la vita non sempre è facile - e un tuo modo di essere il più possibile sincero.
4 commenti:
E' sempre bello leggere il tuo blog.
Ilaria
Grazie Ilaria!
ciao il caffe virtuale con te di questa mattina mi è piaciuto moltissimo, sei proprio una buona compagnia.
alla prossima tazzina.
ciao
Ma grazie ^^. E' reciproco: alla prossima e buona settimana.
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