Lavora all'ortofrutta con suo marito. Credo sia la donna più piccola che abbia mai visto in tutta la mia vita. Ho imparato da lei un segreto per fare la pizza che non sapevo (schiacciare la pasta con il pollice e infilarci dentro il pomodorino pachino). Ora non è più un segreto. L'ortofrutta è molto piccolo, come la sua proprietaria. Sulla serranda c'è un peperone che sorride. Il negozio è stretto e lungo, un mini-mini-mini-minimarket nel cuore cementato del quartiere. Entri e prendi un cestino rosso di plastica dove con un guanto metti le verdure e la frutta che vuoi. L'aria è calda, accogliente, come una piccola caverna urbana che respira. Tania ha i capelli mossi, raccolti all'indietro, le mani tonde e un bel modo di fare. Sa tutto di cucina. Ha un bambino piccolo, una quarantina d'anni, ma ne dimostra meno. La luce fioca, i pacchi di pasta, taralli, grissini e funghi secchi sul bancone. Il verde-rosso degli ortaggi. Il vento fuori, il grigio.
Abbiamo parlato di tante cose. Poi la conversazione si agglomera di mille interventi. L'egiziano che passa a ritirare una scatola, l'anziana old-torino per bene, la coppia di peruviani, la neo-mamma col neo-nato, il marito, la tardoadolescente in lacrime. Abbiamo parlato di tante cose: massaggi mai fatti, precariato, matrimoni, unghie, smalto, piedi, lavoro, maternità, aborto, orecchiette con le cime di rapa, affitti, mutui, bronchite, asma, virus, cani, raffreddori canini, femminismo, maschilismo, ritmo sonno/veglia. Poi un giorno mi ha prestato un libro. Non so come ha fatto. Era quello che cercavo, che mi serviva in quel momento. Ha capito che ero strana (ma si vedeva così tanto?). Lo ha tirato fuori da sotto al bancone. Così di colpo all'improvviso tanto che mi sono davvero stupita, credevo di averlo immaginato, e invece era tutto vero. Ho pensato che ne avesse uno per ogni cliente. Ma in effetti mi sbagliavo. Era una cosa per me, una coincidenza per me. Che è quello di cui tutti pare abbiamo bisogno, cose per noi, nostre coincidenze, il nostro spazio florido nel mondo.
4 commenti:
che bella questa storia e che bello poter intessere con una persona un rapporto così intimo anche se così distaccato.
molto sensibile la signora.
complimenti ad entrambe.
ciao
Ciao Vania :) Sì, quel suo gesto generoso e disinteressato mi ha proprio colpita!
Grazie per questo tuo delicato post.
Sarina, grazie a te per averlo letto!
Posta un commento