giovedì 10 marzo 2011

Sylvia e Julia.

Due sedili uno di fronte all'altro sul pullman. Loro sono sedute su quello che va nel verso giusto. Sylvia ha in braccio Julia, di un anno e nove mesi. Io mi siedo su quello che va al contrario. Appena mi vede, la bimba, che era concentrata a guardare fuori dal finestrino, mi tira uno schiaffo sul ginocchio. E si mette a piangere. Voleva il sedile vuoto, è una cosa da bambini. Ma per un istante ne soffro davvero. Mi ferisce. Scopro il potere dei bambini. Poi Sylvia rimprovera Julia. "Oggi è nervosa". Mi dice. Accento slavo. "Adesso la lascio al nido. Spero che me la tengano tutto il giorno". "Ah". Rispondo. Julia si è calmata.

15 commenti:

Unknown ha detto...

Il coraggio dei bimbi non può offendere mai, loro sono puri.

noemi ha detto...

@tiziana: certo! Lo penso anch'io. Non mi ha offesa. Il gesto mi ha solo ferita di per sé, per un attimo; e questo penso sia possibile, forse ha toccato in me qualche corda scoperta. Ma lei non c'entra nulla: i bambini sono tutti innocenti! Semmai la mamma che sembrava sollevata di "lasciarla tutto il giorno" mi ha preoccupata.

Unknown ha detto...

Appunto, loro sono puri. Ciao cara

noemi ha detto...

@tiziana :) grazie e un abbraccio.

Le FUNKFUNK16 ha detto...

È successa una situazione simile anche a me e riesco a capire cosa intendi. Forse Sylvia doveva lavorare tutto il giorno. Credo che alcune mamme siano delle eroine, riescono a fare combaciare casa, lavoro e famiglia. E so che nella maggior parte dei casi è una necessità e non una scelta.

Un caro saluto a te noemi, è da un po' che non commento :-)

Lola

Lu ha detto...

Anche tu prorompi in un "Ah..." quando dovrebbe sorgerti qualcosa di brillante e proprio non arriva? Io ci ho costruito una fama.
"Ma per un istante ne soffro davvero. Mi ferisce. Scopro il potere dei bambini."
Bellissima frase, autarchica. E' successo qualcosa di simile anche a me; perchè è vero: accade.
Quanto alla purezza dei bambini, non si discute. Ma consideriamo anche la crudeltà che a volte hanno i bambini, certo diversa dalla nostra, è sbagliato non considerarla. Intanto perchè affascinante riflettere su istinti innati che l'uomo possiede, secondo perchè è un codice antropologico. Mai offendersi, per carità; ma sentirsi feriti è umano e condivisibile. A mio parere.

P.S. Noemi, ti ho scritto una mail!
A poi.

noemi ha detto...

@Ciao Lola! Mi rendo conto che questo post ha generato qualche equivoco e ci tengo a chiarirlo subito :) per prima cosa, io amo e rispetto i bambini, anche e soprattutto quando esprimono le proprie esigenze, e li capisco. Quella bimba voleva il suo spazio e ha provato a dirlo, ma non sapendo ancora parlare bene, ha usato i gesti e il pianto, che sono parte fondamentale del suo linguaggio. Ho anche una grandissima stima verso le mamme in generale e le mamme-lavoratrici! So come vivono: mia mamma mi ha dovuta lasciare a tre mesi, per tornare al lavoro, e non è stato facile né per lei né per me. Gestire famiglia e lavoro è una delle più grandi sfide di una donna oggi, sta diventando una giungla vera la vita. Anche per questo, nonostante io abbia già 30 anni, di cui 2 di convivenza con uno splendido fidanzato, ho deciso, insieme a lui, di aspettare a mettere al mondo un figlio: proprio perché ora non potrei occuparmene né da un punto di vista economico, né psicologico, né di tempo, dovendo costruirmi una vita lavorativa tutta ancora da decifrare (non entro poi in altri particolari personali, anche per non annoiare e dilungarmi troppo :).

Argh, scusa, ho scritto un papiro: vengo al punto: quello che mi ha turbata di quell'episodio è stata una sensazione doppia: da un lato il gesto dello schiaffo della bimba ha simboleggiato (ma è tutto nella mia testa eh :D) la mia difficoltà attuale a sentirmi al sicuro e serena nella vita e a trovare il mio posto nel mondo! Dall'altro lato, mi ha infastidita quella mamma che, a differenza di quelle che tu chiami eroine e che anch'io anche ammiro moltissimo, sembrava contenta in uno strano modo di lasciare la bambina, era un atteggiamento, il suo, continuamente seccato e stizzito e anche un po' aggressivo verso la piccola che stava solo facendo un normalissimo capriccio per una persona della sua età!! Spero di aver chiarito la mia posizione riguardo alla maternità: per me è un valore importante e in tutte le cose della mia vita ne tengo conto. Un abbraccio a te!

noemi ha detto...

@Lu: grazie per la mail: leggo :)


Riguardo al post: sì, è così: etra una riflessione sugli istinti, della bambina, della madre e anche miei. Per me la maternità (non fosse che per ragioni anagrafiche) è un argomento importante, ci penso e rifletto spesso. Parallelamente, il mondo dei bambini è qualcosa di misterioso, che mi spaventa da una parte ma che sento molto vicino dall'altra. C'è una parte di me che non è mai cresciuta, un'altra parte che ha paura di farlo. Che casino :D

Unknown ha detto...

Noemi non avevo letto questo post. non ti devi giustificare! hai fotografato un momento reale, uno sconcerto reale! basta zucchero intorno ai bambini, non sempre è sano far finta di non vedere il momentaneo sconcerto e la stanchezza che possono creare, assorbendo molte delle nostre energie! e anche la loro aggressività, c'è, è un linguaggio da decodificare! adoro questo racconto e sai che faccio? lo giro anche su fb.
mia figlia giulia apprezzerebbe.
un saluto, mamma silvia
:)

noemi ha detto...

@Stima: nuoooo: ma vi chiamate davvero così? Non ricordavo, non ci ho pensato, per me tu sei Stima :D che stordita! Bè, comunque sono due tra i miei nomi femminili preferiti, insieme a Rebecca e Bianca :D :D

Ok, torno seria: grazie per le tue parole. Lo sconcerto è proprio la parola giusta. Rimango sconcertata quando un bimbo, con un piccolo gesto, riesce a colpirmi così, a farmi sentire in mille pezzi. Quella bimba ha espresso in quell'attimo tutta la sua paura, secondo me, della novità dell'asilo e del nervoso della mamma. Comunque sì, lo zucchero e la realtà sono cose molto molto moooooooolto diverse. GRAZIE e una abbraccio sincero seppure virtuale!

Lu ha detto...

"mia figlia giulia apprezzerebbe.
un saluto, mamma silvia"

"nuoooo: ma vi chiamate davvero così?"

Un colpo di scena da antologia! Fantastico! A quanto me lo vendi? ;-)

noemi ha detto...

@p.s. amiche e amici, un'ultima considerazione: l'altra cosa che mi ha turbata è stata la "minaccia" aggressiva della mamma di lasciare la bambina all'asilo. Capisco l'intenzione di farla smettere di piangere, capisco l'esasperazione e la stanchezza di una madre, pur senza esserlo (hemmm, qualcuno mi ha scritto in privato che non posso capire perché non ho figli: vabbè, ma un cervello ce l'ho pure io e un po' di immaginazione anche :P), però minacciare un bambino di abbandonarlo può fare molto male, perché loro non hanno le nostre stesse facoltà di comprendere uno sfogo momentaneo. :) poi aggiungo: magari un giorno sarò mamma anche io e sbaglierò di sicuro eh.

noemi ha detto...

@Lu: ahahah, bisogna chiedere a Stima di Danno per il copyright :D

Lu ha detto...

Se il nick non mente, fa l'assicuratrice. O il perito per un'assicurazione. Quindi su questioni del genere secondo me la sa lunga...
;->
Ciao!

noemi ha detto...

@Lu: hehehehe non lo so, ma tutto può essere :D