venerdì 29 ottobre 2010

Cena brasileira.

E così ieri sera, ero a una cena brasiliana. Un composito gruppo formato da due allegri e diafani piemontesi (noi) e cinque fieri e spensierati abitanti di Pelotas (quattro donne e un uomo). Quanto a me, non sapevo quasi niente del Brasile e ancora meno dei brasiliani. Tranne le solite banalità che sanno tutti (il cacao meravigliao, la saudade, il calcio). E invece in poche ore ho scoperto che i brasiliani, o per lo meno quelli che ho conosciuto io:

1) danno tre baci partendo da destra e non da sinistra come noi. lascio immaginare il continuo cozzare delle fronti.
2) se la prendono comoda, sono molto, molto tranquilli & rilassati.
3) tutto quello che si dice sulla saudade corrisponde a verità.
4) cucinano benissimo e fanno il piatto unico, tipico in effetti delle Americhe.
5) hanno un'economia in espansione.
6) adorano il vino.
7) festeggiano il Natale con 40 gradi all'ombra e ne sono felici.
8) sono mooolto gentili e dolci e premurosi.
9) vantano una letteratura piuttosto ricca che giunge a noi solo in piccolissima parte (tra le mani ho un prezioso foglietto pieno di nomi di autori che mi ha regalato una ragazza very colta e sapiente).
10) ridono ogni tre secondi, ma di colpo si incupiscono anche, mostrando la gamma delle emozioni decisamente più di noi.
11) non badano alle formalità.
12) amano cantare.
13) la musicalità della loro lingua (difficile) ti entra dentro, sono abili oratori.
14) sanno perché il Brasile si chiama Brasile e conoscono il significato della scritta sulla loro bandiera.
15) per loro lavare la teglia del dolce dell'ospite* porta sfortuna.
16) hanno una spiccata predilezione per le auto Fiat.
17) il pollo lo chiamano Frango (così finalmente ho espiato il senso di colpa che mi attanagliava a causa del mio defunto gatto "Cinzio").
18) scherzano di continuo e si danno reciprocamente del "burlone".

Uscita dall'appartamento, avvolta dai fumi del gelo piemontese, ero così contenta, così riconoscente alla varietà, alla sconfinata scala di colori che sa offrire un bel giorno e di sorpresa la vita, alla tenerezza delle storie personali di ciascuno, dei loro tic, delle tinte dei capelli, delle scarpe, dei vestiti e addirittura della differente percezione del caldo, del freddo, della stanchezza (cansei) e dell'amore.


* per il dolce - una torta cioccolato&pere - ringrazio le amiche di:
Le ricette perfette da cui ho preso spunto e ispirazione. Anche se l'ho un po' sbruciacchiata, i brasiliani hanno molto apprezzato :)

14 commenti:

Zuccaviolina ha detto...

...e cosa vuol dire Brasile?

Anche la cosa del non lavare la teglia mi ha colpita. ;)

noemi ha detto...

@Zuccaviolina hehe immaginavo che me l'avresti chiesto :D è il nome di un tipo di legno rossiccio che cresce da quelle parti...

Elena ha detto...

Deve essere stata proprio una bella cena!
Io solo una volta ho mangiato brasiliano in un ristorante e mi ricordo che mi era piaciuto molto...ma di sicuro la cucina casereccia sarà stata molto meglio! :)
Baci baci

noemi ha detto...

@Elena ciao :D io invece non sono mai stata in un ristorante brasiliano ma sì in effetti la cena in casa è stata speciale!

Anonimo ha detto...

Sai leggendo questo post...sembrava che descrivessi me, io vengo da li..da San Paolo...ed anche se è passata una vita, perchè ormai son una italiana d'oc ..effettivamente le tue descrizioni..sono state..perfette...il Brasile..è una terra veramente bella..
A presto

noemi ha detto...

@Estrellinha: ma davvero? hai origini brasiliane? che bello! e grazie, sono felice di aver intuito qualcosa, mi piacerebbe saperne di più perché sono rimasta molto piacevolmente colpita! :)

Annalisa ha detto...

Non ho capito bene la storia del pollo Frango :$

noemi ha detto...

@Annalisa: aha sentendo chiamare un pollo con un nome da uomo, pronunciato con la g al posto della c "Franco", mi sono sentita meno in colpa per aver chiamato per tanto tempo il mio gatto "Cinzio" (non farci caso: contorcimenti assurdi EHEHE). Un abbraccio e buon we!

Annalisa ha detto...

hahaha bella questa! Ma lo sai che non ci avevo mai pensato? UHMAMA!! MA anche io ho chiamato il mio gatto con un nome da uomo: Teodoro!!! ihihhi

Buona fine settimana anche a te :D

noemi ha detto...

Eh lo so: nobile, bello, bianco! Buon we :D

Zuccaviolina ha detto...

io avevo chiamato Teodoro un riccio che mi era capitato nel giardino, visto che in greco vuol dire "dono di dio" mi sembrava adatto. Ma ha portato quel nome per poche ore, poi è stato di nuovo liberato nel bosco. :)

noemi ha detto...

@Zuccaviolina: oh che storia poetica quella del tuo Teodoro. Penso che anche il gatto di Annalisa sia per lei un "dono" e le sia molto caro, della serie nomen omen hehe :)

Annalisa ha detto...

Si lo è, in effetti, l'ho anche viziato come un dono divino ;)

noemi ha detto...

Fortunato! :D