L'autobiografia. Ovviamente quella degli altri. Ma anche la mia, quando è necessario!
La vita umana è interessante, tragica, emozionante. I fatti degli altri mi riguardano. Ne sono così curiosa che a volte me ne vergogno. Da sempre vorrei domandare mille cose a chiunque, ma poi mi trattengo per paura di sembrare invadente. Facebook ad esempio mi piace, perché posso vedere cosa diavolo capita agli altri senza troppi sensi di colpa. Non sono costretta ad abbassare lo sguardo, a cambiare argomento, ad arrossire, a fare una certa faccia, a controllare come ho messo i capelli, a contorcermi le mani, a dire qualcosa di sensato a mia volta, a giustificare/perdonare/far sentire importante/assolvere/capire/ammirare/sminuire me stessa ecc ecc.
Certo, per molti questo è deplorevole. Un'arma a doppio taglio: il rischio-morbosità-asocialità-bla-bla-bla è dietro l'angolo. Tuttavia, questo è il mio bl(a)og: ho il dovere di essere sincera.
L'autobiografia mi appassiona incondizionatamente. Ci ho lavorato tanto per la mia tesi di laurea anni orsono. Appena esce un'autobiografia nuova in libreria, mi sento chiamata in causa come lettrice. Poi in realtà non riesco a stare dietro a tutte. E mi dispiace. Ne ho un bel po' arretrate che mi aspettano.
Ora tutto questo era solo per dire che ho scoperto un sito nuovo, che è una rivista, dove passare il mio tempo a leggere le storie delle persone in santa pace.
Si chiama Smith*. Il nome anglofono più universale possibile, come il nostro Rossi. Smith è una blog-a-zine (wow) che si basa sul fatto di scrivere le proprie memorie in 6 parole. Una sorta di twitter dell'autobiografia. Un progetto semplicissimo ed espanso, perché all'interno del sito potrete notare una quantità di settori paralleli (da quello base: Six-Word Memoirs a Six-Word Memoirs on Love & Heartbreak a Six-Word Memoirs for Teens), con tanto di contest, fumetti, T-shirt, libri, video). Naturalmente ci ho scritto anche le mie six words (in realtà twelve perché se ne possono mettere quante si vuole). Eccole qui
*cliccateci sopra: lo dico perché a volte qui su Tazzina-di-caffè non funzionano i link!
La vita umana è interessante, tragica, emozionante. I fatti degli altri mi riguardano. Ne sono così curiosa che a volte me ne vergogno. Da sempre vorrei domandare mille cose a chiunque, ma poi mi trattengo per paura di sembrare invadente. Facebook ad esempio mi piace, perché posso vedere cosa diavolo capita agli altri senza troppi sensi di colpa. Non sono costretta ad abbassare lo sguardo, a cambiare argomento, ad arrossire, a fare una certa faccia, a controllare come ho messo i capelli, a contorcermi le mani, a dire qualcosa di sensato a mia volta, a giustificare/perdonare/far sentire importante/assolvere/capire/ammirare/sminuire me stessa ecc ecc.
Certo, per molti questo è deplorevole. Un'arma a doppio taglio: il rischio-morbosità-asocialità-bla-bla-bla è dietro l'angolo. Tuttavia, questo è il mio bl(a)og: ho il dovere di essere sincera.
L'autobiografia mi appassiona incondizionatamente. Ci ho lavorato tanto per la mia tesi di laurea anni orsono. Appena esce un'autobiografia nuova in libreria, mi sento chiamata in causa come lettrice. Poi in realtà non riesco a stare dietro a tutte. E mi dispiace. Ne ho un bel po' arretrate che mi aspettano.
Ora tutto questo era solo per dire che ho scoperto un sito nuovo, che è una rivista, dove passare il mio tempo a leggere le storie delle persone in santa pace.
Si chiama Smith*. Il nome anglofono più universale possibile, come il nostro Rossi. Smith è una blog-a-zine (wow) che si basa sul fatto di scrivere le proprie memorie in 6 parole. Una sorta di twitter dell'autobiografia. Un progetto semplicissimo ed espanso, perché all'interno del sito potrete notare una quantità di settori paralleli (da quello base: Six-Word Memoirs a Six-Word Memoirs on Love & Heartbreak a Six-Word Memoirs for Teens), con tanto di contest, fumetti, T-shirt, libri, video). Naturalmente ci ho scritto anche le mie six words (in realtà twelve perché se ne possono mettere quante si vuole). Eccole qui
*cliccateci sopra: lo dico perché a volte qui su Tazzina-di-caffè non funzionano i link!
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