Amiche e amici di tazzinadicaffè, è autunno, è tempo di ricominciare seriamente i lavori di casa. Vi mancavano le mie lezioni? Non credo proprio. Ma - come diceva il saggio - la vita è dolore. E noi non ci facciamo sfuggire l'occasione.
Quindi, carta e penna. Il tema di oggi, così a freddo, è:
Lavare le piastrelle.
Pronti? Svolgimento, via.
Lavare le piastrelle innanzitutto è un ossimoro.
*L'ossimoro (pronunciabile tanto ossimòro quanto ossìmoro, dal greco ὀξύμωρον, composto da ὀξύς «acuto» e μωρός «ottuso») è una figura retorica (molto amata da Petrarca e Leopardi, n.d.Tazzina) che consiste nell'accostamento di due termini in forte antitesi tra loro. A differenza della figura retorica dell'antitesi, i due termini sono spesso incompatibili e uno di essi ha sempre una funzione determinante nei confronti dell'altro (come avviene tra sostantivo e aggettivo, soggetto e predicato, verbo e avverbio). Si tratta di una combinazione scelta deliberatamente o comunque significativa, tale da creare un originale contrasto, ottenendo spesso sorprendenti effetti stilistici. Esempi: brivido caldo, urlo silenzioso, disgustoso piacere, copia originale* (fonte: Wikipedia)
Ed è un osso duro, in quanto a economia domestica. Poiché la sua vantaggiosità risulta del tutto invisibile agli occhi, proprio come l'essenziale, nella celebre definizione di Antoine de Saint-Exupéry. Quindi voi, come novelli Piccoli Principi degli Anni Dieci, avrete il compito di scovarne i significati più oscuri e portarli alla luce, in un moto perpetuo di riflessioni, epifanie e soverchianti appercezioni.
In una parola: è totalmente inutile. Ma siccome potrà capitarvi, come è successo a me, che qualche infingarda anziana del condominio vi faccia notare che invece tale procedura risulta parte integrante dei doveri della brava massaia, voi non dovrete sfigurare. Dimostrando che siete del tutto capaci di lavare ste piastrelle senza fiatare.
Ed ecco i miei consigli.
1) indossare maschera da nuoto od occhialini.
2) prendere una spugna potente.
3) imbeverla in un secchio di alcool o ammoniaca.
4) risciacquare con un'altra spugna, meno potente.
5) asciugare con un panno asciutto (sic).
6) domandarsi: a che pro?
7) tornare alle proprie più proficue occupazioni.
8) più tardi, tentare di incrociare la signora che vi pressava sul tema del lavaggio-piastrelle.
9) pavoneggiarsi in sua presenza con frasi come: "che fatica, ho appena lavato le piastrelle!" o più semplicemente: "ho lavato le piastrelle!"
:)
Bravi, come primo compito dopo le vacanze siete andati bene. Alla prossima!
10 commenti:
vedo che la signora del piano di sotto ti ha proprio colpita. Adesso non sei più una zozzona. peccato sono rimasta da sola, però forse con i tuoi consigli mi redimo.
ciao
Ti aveva proprio segnato l'esperienza con la tua vicina di casa eh?! :)
Se sapesse che, in pratica, è come se le avessi dedicato un post nel tuo blog!!
Baci baci
@Vania: quella donna mi ha destabilizzata ;) il mio sogno è invitarla a casa con una banale scusa e mostrarle le mie piastrelle splendenti heheheheheh
@Elena: sì, mi ha messa con le spalle al muro, in tutti i sensi :D e così le ho DOVUTE lavare, perché non ci dormivo su la notte ahahahahahah :D
Chicca mi mancava la mia rubrichina preferita. La prossima volta che incontri quella vecchia ficcanaso offrile una bella TAZZINA di cxxxi suoi, fallo per me! E torna a più proficue occupazioni.
Sarinaaaaaaaaaaaa. E tu mi mancavi con le tue mille occasioni di FIESTAAAAAAAA:
Si pensavo addirittura a una TAZZA, per lasciare libero spazio all'interpretazione...
Da parte di una casalinga alquanto obbrobriosa, condivido il tuo orrore per il lavaggio delle piastrelle. O si affronta con la filosofia buddista - cioe' e' una forma di preghiera dedicarsi ai servizi di casa come bucato, spazzare, ecc. proprio perche' non danno mai risultanti permanenti e quindi ci fanno capire il ciclo della vita e della morte. O il lavaggio alle piastrelle e' una grossa perdita di tempo prezioso.
Ma, secondo me, sei un po' buddista di natura. Quello che mi piace di come scrivi e' proprio il modo in cui descrivi le piccole cose della vita. Non sembrano mai banali ma invece sono sempre imbevute di una bellezza straordinaria, magia, e un senso dell'umorismo commuovente ...
Fai anche dei bellissimi schizzi di personaggi, come la signora del piano di sotto. Penso che conosciamo tutti una signora di sotto che ci rompe, o - specchiandoci negli suoi occhi - ci fa venire i dubbi su noi stessi. Dovresti scrivere un romanzo in cui lei e', se non protagonista, almeno un personaggio chiave.
Ora ti faccio una domanda seria: con il tuo talento, scriverai un libro col tempo libero che hai adesso e che probabilmente in futuro - se dovessi trovare un lavoro fisso, sposarti, fare bambini - non avrai piu'? Oppure questo libro gia' l'hai scritto?
Scusa il commento vergognosamente lungo, e buona giornata! heddi.
Heddi! Non so come esprimere la mia gratitudine per le tue parole. E' un grandissimo complimento e ne sono onorata.
In effetti in questo periodo e nei mesi scorsi ho scritto molto e avrei qualche storia da raccontare, spero di esserne all'altezza...
^_^
eh no ma alla signora devi fare la rivelazione-bomba!
Che in realtà usi un detersivo innovativo... solo così la metterai a tecere...
un detersivo molto biologico: l'immaginazione :D
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