venerdì 5 marzo 2010

Mamma ha preso l'aereo.

Ieri sera su La7 è andata in onda la seconda puntata del programma televisivo Mamma ha preso l'aereo. Docu-fiction o reality (controversa la definizione, a giudicare dal dibattito in corso su alcuni siti e blog ad esempio qui) che si propone di seguire le tappe di una vera adozione.
Dalla telefonata in cui l'Ente preposto annuncia ai futuri genitori l'effettivo abbinamento con il bimbo, al viaggio nel paese d'origine, all'incontro, fino al rientro in Italia. La prima puntata mi aveva colpita tantissimo. La storia della mamma Annalisa e della sua famiglia ha davvero smosso qualcosa dentro di me. Al punto che la notte successiva avevo proprio sognato di rivivere quelle stesse situazioni. La seconda storia, quella di ieri sera, mi ha invece un po' turbata. L'abbinamento genitori-bambina presentava, secondo me, alcune criticità.

Tuttavia, non saprei entrare nel merito sul fatto che sia più o meno giusto "filmare" le persone, soprattutto i bambini, in un momento così delicato della propria vita. Devo però riconoscere il valore emozionale e informativo del programma. Pur saltanto numerose procedure burocratiche (un'adozione in genere richiede anni di attesa), le telecamere hanno mostrato un evento di vita di cui si parla poco ancora in TV, in rete o sui giornali. Forse portato drammaticamente in risalto dopo la strage di Haiti, il tema dell'adozione è secondo me invece importantissimo. Trovo che sia un grande gesto di amore che una coppia decide di regalare a un bambino e viceversa, diventando insieme una famiglia, con tutte le difficoltà e le sorprese del caso.

2 commenti:

Iolanda ha detto...

seguo il tuo blog da qualche settimana. Oggi, non so perchè, leggendo proprio questo post ho pensato di commentare.
E' molto bello! (il blog, e il post)
iolanda

noemi ha detto...

Grazie Jolanda! Mi fa piacere che questo post ti abbia interessata. :)