lunedì 1 marzo 2010

Tazzina-di-caffè bynight. Il Tromlin.

Il Tromlin è un piccolo ristorante inerpicato sulla collina torinese, precisamente Cavoretto, in via della Parrocchia 7. Va bene per le occasioni di festa, ma anche per una cenetta informale. L'atmosfera è irripetibile. Calda, accogliente, raccolta. Questo è un locale storico: rimasto piacevolmente uguale a se stesso da molti decenni, coltiva oggi la memoria del vecchio proprietario e chef - Tromlin - tradotto in italiano: Bartolomeo. Qui prevale il rosso dei lampadari a quadretti, del sottotovaglia, delle sedie di legno e delle super tazzine di caffè, preparato rigorosamente con la moka (non ho potuto fare a meno di fotografarne una).

Il menu, con variazioni per lo più stagionali, mantiene da sempre la propria forte identità piemontese, adattata però alle esigenze della contemporaneità. Per capirci: si inizia con una "cugina" della bagna caoda, senza aglio, fredda, tipo pinzimonio. Con ovette di quaglia e verdura mista molto ben lavata (fondamentale).
Si continua con una serie di ottimi antipasti. Salamini, frittata alle erbette, polenta concia con involtino di prosciutto, finocchio e besciamella.
Il primo è un classico: agnolotti al pomodoro. Ottimo il sugo.
Il secondo è il cavallo di battaglia: coniglio al forno con sarset (insalata songino) e una fettina di maiale.
Dulcis in fundo, le loro proverbiali frittelle ricoperte di marmellata.
Il tutto accompagnato dall'interessante Dolcetto (con tanto di etichetta Tromlin - cuoco piemontese).

A completare la cena: grappe e digestivi di tutti i gusti e qualità. Per la cronaca, io ho deciso inspiegatamente di ordinare un bel bicchierino di Fernet Branca. Che non avevo MAI bevuto in tutta la mia vita. Al primo sorso credevo di morire. Mi è parsa una colata di acido muriatico.

Ora, con l'unica papilla gustativa che mi è rimasta, vi auguro però Buon Appetito! E buon inizio settimana.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

ha che ricordi; buonissimo

noemi ha detto...

sì è un gran bel posto!