lunedì 25 aprile 2011

Grill.

Una piccola griglia comprata all'ultimo, così piccola che i nostri esaltatissimi vicini-di-prato hanno definito "personal" ridendo e restando esaltati e strani e rimbombanti e devastati e rintronanti per tutto il tempo. Un cielo grigio-torino-fuori-torino accarezzato da lenti continui tocchi di pennellate di piante ondeggianti, anche loro tutto il tempo. Cani, prima affamati, poi esausti, che giravano tra tutti gli accampati, cercando più tenerezza che salsiccia.

Sole, poi ombra, poi sole, poi ombra. La grigliata, il fuoco, far nascere il fuoco. La musica in lontananza. Vino, birra, acqua, arance, occhiali da sole. E poi ghiaccioli e palla. La palla arancione che finisce di continuo in una proprietà privata, dove c'è una voliera e della gente che sta insegnando a un falco a volare perché se lo era scordato. E strisciare sotto la grata per andare a riprenderla e sporcarsi i jeans di erba e di terra. E le braccia rosse per i bagher e per la luce di tutto il pomeriggio.

Una paura di sottofondo, che è il mio solito controcanto, che riconosco, soltanto che assume forme sempre nuove e ha potere su di me. Tutto quanto mi stordisce, se per un attimo penso al futuro, mi vedo come una scalatrice che sta provando a raggiungere la sua vetta. Però sempre senza l'abbigliamento adatto, senza ganci, a piedi nudi, con i polpastrelli tagliati e le unghie scheggiate. Se invece penso a oggi: ho gli occhi da triglia e profumo di crema al cocco e speranza e terrore che si combattono come pugili ma non si annullano a vicenda. Mentre la tv è accesa, ho la testa ancora tra le nuvole. Semplicemente sto qui.

E voi? Spero che abbiate passato una buona Pasqua e Pasquetta!
Buonanotte e a domani, con una tazzina di caffè.

2 commenti:

barchetta ha detto...

oh, noemi, come sempre colpisci nel segno...e nella mia anima: mi ritrovo tantissimo in quello che dici e la mia pasquetta, per quanto riguarda le sensazioni, è stata molto simile alla tua, solo un po' più geograficamente ad est...però, sai, i miei pomeriggi acquistano più senso dopo aver letto (e sorseggiato) "tazzina di caffè" :) (lo scrivo qui, ma il post sulla non-biblioteca e le foto "sabaude", se così si può dire, mi son piaciuti...sarebbe bello visitar torino!)

noemi ha detto...

@barchetta: mi fa davvero piacere questo commento :) grazie! Sei sempre la benvenuta, sia sul blog, sia spero prima o poi a Torino :) :)