Per tante ragioni diverse, mi sento molto vicina a questo romanzo. E un po' come accade nella storia: quasi mi è arrivato in testa, senza che potessi prevederlo. Ed è arrivato nel momento giusto per me. A volte credo nelle coincidenze, e questo è proprio il caso.
Questa è una storia contemporanea fino all'osso, dove il mondo si guarda da un binocolo parziale, quello di Lucio e Giordani, per accorgersi che invece ce ne sono tanti di occhi che guardano da lì. L'angolatura di un ragazzino, poi un trentenne, che non riescono apparentemente mai a mettere a fuoco la realtà perché forse ne hanno in mente una loro che non ritrovano fuori quando vanno a cercarla.
E poi ci sono delle cose che ho sentito proprio mie-mie personali: l'adolescenza vissuta più o meno così, negli anni Novanta. Sentirsi sempre un po' strani e non capire perché. Continue limitazioni autoinflitte su tutto. Scarpe bizzarre. Gente che mi sembrava proprio di conoscere, un "nonvolerfardelmaleanessuno" e finire lo stesso a farlo magari anche a se stessi. Poi il data entry in una grande azienda per sbarcare il lunario. La difficoltà a esprimere le cose vere, belle o brutte che siano. Un sogno. La paura. La maledetta paura.
Da non perdere il personaggio del postino, una storia nella storia.
Oggi su Indie Riviera c'è un post su questo romanzo: Non ci sono per nessuno, Beniamino Cavalli, editore Italic.
2 commenti:
Ma dove hai scovato questo romanzo? Dalla copertina non mi pare una "novità"!!!
Però mi attira...
@Matte: e invece è nuovissimo, uscito da poco!!! Lo trovi in libreria!
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