giovedì 7 aprile 2011

J.

Io non so pronunciare il suo nome, ma la vedo con suo figlio camminare in mezzo al prato. Ha un vestito bianco lungo fino ai piedi e un velo amaranto. Sandali neri, luccicanti. Penso al portare un vestito lungo. Da quando non ne indosso uno. Lei invece lo mette alle quattro del pomeriggio in mezzo a un prato. Tiene il figlio aggrappato a sé, un bambino bellissimo di quattro anni. Guardano un po' l'erba, un po' il cielo camminando, che è di un azzurro celestiale, da buone notizie, che vedi con la pelle e col sangue prima ancora che con gli occhi. Penso a cosa pensano, a come si sentono, a cosa faranno per cena. Mentre passa, J. lascia un profumo di fiori e di acqua. Il bambino vorrebbe un pallone.

2 commenti:

Zia Atena ha detto...

Ancora una volta una tazzina di caffè concentrato, aromatico, forte.

Sul mio blog c'è una cosina per te.. :-D

noemi ha detto...

@Zia Atena: ohh ma grazie :) corro sul tuo blog a vedere!!