[...]
Il caso ci guarda a fondo negli occhi.
La testa comincia a farsi pesante.
Ci si chiudono le palpebre.
Ci vien voglia di ridere e di piangere,
è davvero incredibile -
dalla quarta B a quella nave,
deve esserci un senso.
Ci vien voglia di gridare:
come è piccolo il mondo,
come è facile afferrarlo
a braccia aperte!
E per un attimo ancora ci colma una gioia
raggiante e illusoria.
(dalla poesia Sèance di Wislawa Szymborska)
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