Verso le sei del pomeriggio ho deciso di camminare senza meta e scoprire dove mi avrebbero portata le gambe. Mi sono ritrovata al Caffé Platti. Per arrivarci ho perso tutti i semafori - ondata rossa - e due tram. Ma ho ritrovato la concentrazione che non avevo da tempo. Così ho letto le prime pagine di questo libro, mentre osservavo la gente serena e tranquilla trascorrere in pace la domenica.
6 commenti:
Buona domenica sera...anche se porta sempre un po' di magone (speriamo che abbia una bacchettona magicona!)
Nemmeno io riuscivo più a concentrarmi sulla lettura. Poi ho ricominciato a rileggere Il Maestro e Margherita...
S.
Anonimo: che tocco di simpatia.
Sara: bene (vole)
La maestra unica è una baggianata colossale, sono d'accordo. Anche io ho condiviso i passaggi di riforma generazionali che hai vissuto tu. Io però ho avuto problemi sia con la maestra unica, sia con le tre maestre. Venivano fatte preferenze comunque. Le angherie che pativo con una maestra le pativo con tutte le altre. Parlavano tra di loro e si influenzavano a vicenda. E' l'effetto Pigmalione.
O effetto domino...cavoli. Mi spiace. Però almeno l'alternanza creava quei cinque minuti di libertà nel cambio turno immagino...
Si, non vedevo l'ora che arrivasse la fine del modulo infatti. Sono contenta di aver finito le elementari. :) Mi manca solo Oreste, il mio cavallo immaginario. :)
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