Oggi è la Giornata Mondiale del Rifugiato che è dedicata al 60° anniversario della Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo status dei rifugiati: un "accordo internazionale che impegna gli stati firmatari a concedere protezione a chi fugge dalle persecuzioni per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per opinioni politiche".
Ho visto alcuni rifugiati nella mia città, li ho visti in difficoltà e mi dispiace molto. Come tutte le "giornate mondiali" so che non bastano 24 ore per risolvere le cose, ma è sempre meglio che non pensarci proprio mai.
Con un po' di fantasia si può capire cosa passa nella testa e nel corpo di un rifugiato.
Ogni tanto io provo a immaginare e a scrivere qualcosa su di loro, prima o poi, se volete, metto stralci qui sul blog :)
Nel frattempo: buonlunedì.
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