domenica 19 giugno 2011

Le ciminiere di Savona.

Ieri sera c'era una festa torinese di quelle proprio cool da inizio estate.

Il quartiere Vanchiglia, vicino all'Università, vicino al fiume, pieno di locali e studi di design architetti e librerie tutto aperto tutta la notte.


Amici, biscotti alla viola, cocktail personalizzati, musica, camminare su e giù senza meta, entrare e uscire dagli studi, sedersi su un divano bianco a chiacchierare, e vedere mostre, allestimenti assurdi, palle giganti e fluorescenti di gomma, terrazzini, birra, dj, veramente tutto il desiderabile.

Tra le cose belle, mi ha colpita lo Studio qbo, andate sul sito per i dettagli. C'erano barchette di carta ovunque appese al soffitto e estatè e dolcini in regalo, ma soprattutto a catturare completamente la mia attenzione sono state quelle poeticissime bottiglie di design.

Flash back. Chi va in Liguria nei primi giorni d'estate (ma anche nel resto dell'anno) conoscerà le ciminiere. Andare in Liguria per un torinese poi, e arrivarci da Savona, è normale, come dire scendo un po' giù al mare, faccio un bagno e torno a casa - per questo sosterrò la causa del Limonte tutta la vita - e anche nei momenti di peggiore crisi maledetta la gita di un giorno difficilmente salta ed è quasi un diritto costituzionale.

E quelle ciminiere per tutti fin dalla più tenera età volevano dire: il mare. Ovvero luce fresca e azzurra, acqua marina, vetrini colorati, focaccia, sabbia, castelli di sabbia, case con le persiane verdi, passeggiata nel budello, crema solare protezione 340, negozi di giocattoli, piccole librerie liguri fornitissime, piccoli ristoranti di pesce, palme, lungomare, occhiali da sole, sandali.

Quando potrò, e sarò una facoltosa blogger sabauda, comprerò quelle bottiglie e le terrò nel mio salotto pensando sempre a quella precisa emozione lì.

16 commenti:

TestadiCe ha detto...

Capisco benissimo cosa vuoi dire e mi dispiace un po' intromettermi e rovinare le immagini che di spensieratezza che descrivi nel tuo post. Ma..Come cittadina della provincia ligure ho il dovere di sottolineare che, quelle ciminiere, per chi ci vive vicino, non sono sinonimo di mare, ma di aria cattiva e di malattia.
Ti prego.. cerca di ricordare il mare solo per "vetrini" (come li chiamavo da bimba) che raccogli sulla spiaggia e non più per quelle brutte bestie.
Scusami, ma ti leggono in tanti e sono cose che vanno dette.
Buona domenica =)

noemi ha detto...

@TestadiC: ti ringrazio tantissimo per questa precisazione, a volte la pura ignoranza, proprio quella che consiste nel non sapere le cose o nell'essere troppo pigri per informarsi, ci porta a commettere questo tipo di leggerezze... capisco bene cosa vuoi dire, perché da torinese ho abitato i primi 20 anni della mia vita dietro la Fiat e le perplessità erano le stesse. Mi scuso con te e con i Liguri per questa nota di cattivo gusto e ancora grazie :)

noemi ha detto...

liguri minuscolo, ma vabè sembra un lapsus freudiano in segno di rispetto :)

noemi ha detto...

ups, aggiungo solo una riflessione a caldo: questa presa di coscienza aumenta un conflitto che a questo punto non è solo mio: per me bambina quelle ciminiere erano "una nave", erano un sogno e una fantasia: nella realtà sono dunque simbolo di disagio e malattia: tutto ciò mi fa riflettere e aumenta la tensione al miglioramento, non so come e dove ma so per chi: per i bambini del futuro, che possano vedere realmente navi dove ci sono navi, e non cadere in inganni assassini fin da piccoli. Grazie ancora :)

TestadiCe ha detto...

Non mi devi ringraziare, ne tantomeno scusarti!! Ho capito perfettamente lo spirito del tuo post però la precisazione, da parte mia, era un obbligo. Qui ci sono comitati che lavorano alacremente da tanti anni per far scomparire le ciminiere.. è giusto che si sappia il male che fanno!!
E speriamo, speriamo davvero che i bambini possano vedere le navi vere in un futuro non troppo lontano =)

noemi ha detto...

@TestadiC: in realtà il tuo commento mi ha aperto gli occhi, ho pensato a quanti bambini (e anche adulti...) hanno bisogno di emozioni e le trovano nella prpria realtà circostante. E ho ripercorso nella mia memoria tutte quelle "cose" che fanno parte della mia memoria, del panorama della mia vita e in realtà molte erano fatte di smog, cemento etc etc, come per tutti quelli cresciuti in città. La fantasia ci aiuta proprio a costruire una felicità anche intorno a quelle cose lì, è spietato ed è interessante insieme. Ovviamente faccio il tifo per voi, mi informerò sulle ciminiere; ne voglio sapere di più :) Grazie comunque per aver compreso lo spirito del post che era più che altro di tipo "poetico" e oserei dire proustiano hehe (esagero!!). Un abbraccio!

Carmine ha detto...

Non credevo esistesse la causa del Limonte! Non si smette mai di imparare...ad ogni modo è sempre bello avere oggetti che ricordano epoche, non collettive, ma personali...
Buona domenica!

noemi ha detto...

@Carmina: hehe sì se ne parlava qualche tempo fa, ora il tema è un po' caduto nel dimenticatoio, ma io non smetto di sperarci ;) Buona domenica anche a te

pencil ha detto...

il mio commento è da un punto di vista diverso: credo che qualsiasi designer sarebbe felicissimo di aver ridestato tanti sentimenti e ricordi con la sua opera :)

noemi ha detto...

@pencil: grazie :) è proprio quello che è successo in effetti!

Carol Franco Moran ha detto...

Bello questo post, come sempre. Trovo tenero che tu abbia "le ciminiere" come punto di riferimento che ti ricorda il "mare". Ognuno, da piccolo, si crea, i suoi simboli che restano poi per la vita.E "le ciminiere" sono alte, enormi, facili da avvistare.
Anche io da "piemontese" sono sempre andata in Liguria al mare e con questo post mi hai ricordato i miei "punti di riferimento" che mi facevano pensare di essere arrivata. La grossa chiesa "a righe", il faro, la roccia a forma di leone...Ognuno ha i suoi. :)

noemi ha detto...

@Italian Girlfriend: grazie! :) sono contenta di aver evocato questi ricordi :) un abbraccio!!

Sara Giorgia ha detto...

talvolta i simboli sono tristi, e anche portatori di morte. però, per ciascuno di noi, possono avere connotati diversi, addirittura magici. è il potere dei ricordi, e della fantasia dei bambini, che rende meravigliose anche le cose più brutte...
by the way: che giornata fantastica. vorrei riviverla altre cento volte. tvb.

noemi ha detto...

@Sara: grazie :) è vero, la fantasia è molto importante. E che bella, bellissima giornata: dalla colazione al baretto ai biscotti viola dell'una di notte: ho anche un po' nostalgia... da rifare :)

Deva ha detto...

bellissimo post. Bello ciò che hai scritto, belli i commenti che sono arrivati e che ci aiutano a ricordare momenti belli e capire meglio la realtà delle cose. Un abbraccio :)

noemi ha detto...

Grazie Deva :)