Non sono una ragazza di montagna, né di mare. Forse lontanamente campagnola, ma soprattutto sono una di città, cresciuta nel cemento, vicino alla Fiat, e ho negli occhi della mia memoria un panorama del tutto industriale, di non luoghi, di giardinetti, di palazzi e chiese anni Settanta, di asfalto: sono i miei luoghi e ci sono legata.
Quindi la montagna è un posto per me fatato, lontano, che ho visto poco, da immaginare, da guardare solo dal finestrino, che non mi appartiene, che appartiene solo agli altri.
Durante rarissime gite l'ho visitata. E mi ha fatto paura. E sono tornata all'istante a edulcorarla, dipingendola come posto incantevole nella mia mente. E finiva così. Tanto non era cosa mia, e le cose non tue non si toccano. Guardare e non toccare.
Poi ieri durante una di queste piccole adorabili gite al Forte di Fenestrelle (la Grande Muraglia Piemontese: 4000 - mila - scalini che si inerpicano all'infinito, che ha catturato la magia della montagna conservando il suo atroce retaggio di guerra, di bunker settecentesco, un posto ideale da visitare in un giorno, un cielo azzurro, un bel bar dove assaggiare la treccia ai frutti di bosco e un caffè forte, la fontana con l'acqua di sorgente, il campanile che svetta e segna le ore lente, un sito storico, anzi una pagina di storia che si prepara a diventare patrimonio dell'umanità, un luogo unico, una scheggia di sogno domenicale, "un ammasso gigantesco e triste di costruzioni" come l'ha definito De Amicis, ma anche straordinario e struggente, specie se si ha la fortuna di trovare la guida Mario che racconta le sue storie di fantasmi).
Tutto bello, tutto romantico. Poi però tornando indietro abbiam visto tantissimi mezzi della Polizia e dei Carabinieri, che andavano veloce. E benché distanti dai luoghi della Tav, mi è venuto qualche sospetto. E oggi leggo queste cose. Gli scontri tra forze dell'ordine e manifestanti. Le dichiarazioni di Maroni, e di Fassino. Ecco, io non ne so abbastanza sulla Tav, non so se è davvero pericoloso costruirla, non so chi ha ragione perché forte della tipica arroganza dell'ignorante ho tralasciato sempre di saperne di più, tanto non era cosa che mi appartenesse. Ma se fossero vere certe informazioni che ho letto sull'amianto, se avessi la certezza che è così, la montagna diventerebbe anche mia e chiederei di lasciarla intatta.
8 commenti:
Bello bello bello il forte di Fenestrelle! Da quanti anni lo voglio visitare!!! Prima o poi ce la farò!
Promemoria per me:
regalare una nuova fotocamera digitale a Tazzi, possibilmente superautomatica e superintelligente che faccia tutto da sè! Però questa volta le foto sono carine!
:P
@Matte: uff, c'era tutto un concept del post e tu mi cogli il bieco lato tecnico delle foto tzé :D :D scherzi a parte, il Forte è bellissimo, da visitare appena riesci, ne vale la pena!!!
La seconda foto mi piace molto.
Per quanto riguarda la TAV non mi pronuncio perché, come te, non ne so abbastanza.
@Jane: grazie :)
Cara Noemi, qualunque cosa che violenti Madre Terra e ne alteri, ulteriormente, i millenari equilibri, anche a distanza di migliaia di chilometri, in qualche modo ci riguarda...
Un bel post, come sempre del resto.
Buon caffé! ;-)
Stefi
Anche io sono un topo di citta' :)
Pero' mi piace curiosare e sono molto meno rispettosa di te. Spesso e volentieri tocco quello che non e' mio.
Non sono mai stata al Forte, ma devo assolutamente visitarlo prima o poi. magari col Boyfriend, nella prossima vacanza in Italia!
@Stefi: grazie :) sì, i fatti di questa mattina mi fanno davvero riflettere...
@Italian Girlfriend: :) :) più che rispetto a volte sono costrizioni autoinflitte hehe. Sì, il Forte è proprio da vedere, spero che riuscirete a vistarlo!!
Posta un commento