Il riflesso sul mare si forma quando il sole s'abbassa: dall'orizzonte una macchia abbagliante si spinge fino alla costa, fatta di tanti luccichii che ondeggiano; tra luccichio e luccichio, l'azzurro opaco del mare incupisce la sua rete. Le barche bianche controluce si fanno nere, perdono consistenza ed estensione, come consumate da quella picchiettatura risplendente. E' l'ora in cui il signor Palomar, uomo tardivo, fa la sua nuotata serale. Entra in acqua, si stacca dalla riva, e il riflesso del sole diventa una spada scintillante nell'acqua che dall'orizzonte s'allunga fino a lui. Il signor Palomar nuota nella spada o per meglio dire la spada resta sempre davanti a lui, a ogni sua bracciata si ritrae, e non si lascia mai raggiungere.
Da un sacco di tempo non lo facevo. Un cosiddetto giveaway. Per chi si fosse sintonizzato soltanto adesso nel mondo del blogging, dico che un giveaway è un gesto pazzo in cui il o la blogger in questione decide di regalare qualcosa a un fortunato vincitore. (Non so nemmeno se va ancora di moda... forse no!). Solitamente comunque si chiede di scrivere un commento, qualche volta si propone un piccolo concorso. Ed è quello che vorrei fare io, con la vostra partecipazione.
Tra i cambiamenti che immaginavo per questo blog, infatti, c'è anche un nonsoché di ritorno alle origini. A quando, con semplicità, si giocava con i lettori, senza altro scopo se non quello di divertirsi e di diffondere le cose che piacciono.
Dato anche il titolo del mio neonato tumblr, ovvero Piacerebbe a Calvino, ammetto di essere una lettrice di Calvino. E in particolare di Palomar, di cui guarda caso ho una copia in più. Questa cosa mi ricorda mia nonna che, quando cucinava, cioè sempre, si ritrovava poi a tavola con almeno tre/quattro forchette, come a significare che "a chi più ha, verrà dato", ovvero piove sempre sul bagnato e così via. Insomma, mi capita tra le mani questa copia in più di Palomar, di Italo Calvino. Ci tengo a specificare: copie comprate da me, non regalate dall'editore.
E quindi, per celebrare la riapertura di questo blog, che di fatto non ha mai chiuso ma che ha rallentato un po' i suoi ritmi, aggiustando il tiro, ecco un giveaway vecchio stile.
A chi parteciperà, chiedo di scrivere qualche riga, anche solo due o tre. Improvvisandosi novelli Palomar (per chi non l'avesse letto: Palomar è un tizio che osserva il mondo e i suoi dettagli, da un negozio di formaggi, al seno di una donna, al luccichio della luce sul mare, da un'onda sul bagnasciuga alle stelle nel cielo, tutto cattura la sua attenzione), raccontate qualcosa.
Qualsiasi piccola o grande cosa che abbia colpito la vostra immaginazione di recente. Può essere un gatto randagio, come l'ultima dichiarazione di Renzi o lo sguardo inquietante del vostro introverso vicino di casa, tutto va bene, purché detto in poche parole. Potete scriverle qui sotto nei commenti, sulla pagina facebook di questo blog: qui, oppure a questa mail: tazzinadi@gmail.com.
Tutto questo perché? Per nessuna ragione al mondo!
Per il gusto di distrarci dalle fatiche quotidiane, per sopportare lo sfacelo come i suonatori dei Titanic, per restare uniti nelle intemperie etc. etc.
C'è tempo fino al 3 di novembre! Il miglior (a mio modesto parere) "luccichio" in stile Palomar riceverà a casa la copia che vedete in fotografia!
15 commenti:
Rompo il ghiaccio...essendo di Torino anche io passeggiavo questa mattina e osservavo le pile di libri che hanno invaso Via Roma per Portici di Carta, è stato un "luccichio" perché quei libri in fila mi hanno illuminato la giornata!! Ciao Noemi! Elisa.
La stanza era piccola e chiara, le pareti piene di prati fioriti che lei componeva petalo su petalo nelle sere d'inverno.
Un letto sfatto e una poltrona accogliente in cui rifugiarsi col gatto soriano impigrito dal caldo del giorno.
Ciao
Adele
Calvino ci piace, ma noi piaceremmo a Calvino? È una bella responsabilità, e pensare che il mio blog aveva un titolo liberamente ispirato (per non parlare di plagio) a lui.
Di recente ho cambiato gli occhiali da vista, sono passata da un paio piuttosto sottile, quasi invisibile, a uno in stile nerd, che va tanto di moda ultimamente. L'impatto è molto forte, sia esteticamente che per il modo in cui vedo adesso, molto differente da prima. In particolare, mi è capitato due o tre volte di vedere le prospettive distorte, come se gli oggetti cadessero verso di me... e allora ho pensato a quanto siamo in balia del nostro corpo e che quello che sembra l'aspetto più superficiale in realtà non è altro che il motore e l'anima di tutto.
Elisa, Adele, Paola: grazie...! I vostri commenti piacerebbero sicuramente a Calvino :)
Ieri, alla sagra delle castagne, mi sono persa nei primi colori e odori d'autunno. Amo questa stagione, come anche la primavera, perché caratterizzata da piccole cose, cambiamenti, perfetti per gli amanti dell'osservazione. La bellezza del mutamento degli alberi, del lento cadere delle foglie, del vento che scompiglia i capelli, che fa venire i primi brividi di freddo (e forse qualche malanno), ma che ti spinge a respirare a pieni polmoni riempiendoti di aria buona. Le prime sciarpe, felpe, maglioncini leggeri. Le prime bevande calde e cibi tipici del periodo freddo, perfetti per i più golosi e adatti a creare ristoro, tranquillità, serenità in chi li consuma. Amo poi i paesini in collina, e ieri mi sono letteralmente innamorata di certi paesaggi, scorci, ma soprattutto di casine, curate nei minimi dettagli, che sembrano rimaste immutate nel tempo, un po' come in una favola. Tutti gli anni mi reco a questa sagra, ma ogni volta sa sorprendermi e, quando torno a casa, ho la testa piena di belle immagini, belle persone e pensieri positivi.
Grazie per dare questa possibilità! I giveaway letterari sono sempre belli, ma se si tratta di Calvino, sono perfetti! Palomar purtroppo non l'ho mai letto ma l'ho sempre voluto leggere. ^_^ Un bacio Michela
Bellissimo commento autunnale :) grazie Michela!
Bellissima iniziativa: mi piacciono tantissimo i giveaway in cui è richiesto un apporto personale, perché, che ci si aggiudichi o meno il premio, si vince sempre il piacere di conoscersi meglio, di leggere storie e condividere pensieri. La mia è una riflessione che si è evoluta sulla base di una suggestione che risale a quando ero piccola e che emerge, qualche volta, anche adesso che sono cresciuta.
Da bambina, una sera, sono rimasta seduta per qualche minuto davanti ad una porta, fissandola e soffermandomi sulle venature del legno: ora si piegavano in modo sinuoso, ora si lanciavano verso l’alto, dando l’idea di poter proseguire all’infinito oltre i confini della tavola. Così ho iniziato a sviluppare un passatempo fantasioso, imparando a rintracciare nelle venature di tutti gli oggetti in legno delle figure con le loro storie. Una faccia allungata era il volto di un mago pronto a pronunciare verità sconvolgenti, un serpente si allungava minaccioso sulle dune del deserto, una lampada magica emanava un filo di fumo che si sarebbe trasformato in un genio pronto ad esaudire ogni mio desiderio. Ancora oggi, fissando quella porta, mi viene in mente che, dietro alle cose più semplici e quotidiane, possiamo trovare un appiglio per la nostra fantasia, un modo per spogliarci della serietà che spesso ci è richiesta, di alleggerire i nostri pensieri e vagheggiare di racconti, luoghi mai visti e personaggi stravaganti esattamente come fanno i bambini… chissà che quel mago non volesse davvero dirmi qualcosa: ascoltandolo oggi, forse potrei capirlo.
Ciao e grazie per questa opportunità!
Cristina
Bellissimo, grazie!
Però non vale, io pensavo bisognasse essere sintetici, poche righe,ma quelli che sono venuti dopo di me sono avvantaggiati, avrei potuto scrivere di più anch'io.
Scherzo, ovviamente, è una bella iniziativa la tua.
La prima volta in assoluto per me!
A rileggervi
Adele
Ciao Adele :) hehe hai ragione, non erano specificati i limiti di spazio ma... da una parte sono bene accetti anche più commenti, d'altro canto è vero che la lunghezza è relativa e poche parole a volte possono esprimere molto più che fiumi di inchiostro :)
Inviato da iPad
Innanzitutto complimenti per l'iniziativa e per avermi fatto riscoprire un capolavoro che avevo letto anni fa, uno dei più filosofici e autobiografici del Calvino.
Se devo sentirmi un po' Palomar posso dirti che ultimamente mi sono soffermata su un pensiero, nato dall'osservazione dell'amore -sprecato- come l'ho definito.
Siamo talmente presi da questa era, tecnologica, frenetica, stressata che manchiamo spesso nell'amore, nei gesti, nelle attenzioni verso le persone a noi più care, una mamma, una nonna, un amico, un marito e tutte quelle persone che stanno nel nostro cuore. Così sprechiamo l'AMORE e tutto passa, non torna indietro e ogni giorno vissuto senza amore, nella nostra vita, è un giorno in meno di noi stessi.
Tutto qui. Oggi sono allegra ma mi fa piacere condivedere questo pensiero. Francesca
Che bello, grazie Francesca :)
Una caffetteria affollata
un taccuino da disegno
una penna di legno.
Sulla carta compaiono gli occhi di un amore lontano centinaia di chilometri.
Per un momento siamo solo io e lei.
Grande Gerald, grazie :)
Carinissimo questo tuo blog :-) Sono passata di qui su consiglio di un amico e curiosando qua e là leggevo che il tuo blog ospita copertine di libri con tazze di caffè...allora non può mancare "Il caffè delle donne" di Tamimi Widad.
Tornerò con piacere da queste parti. Monica
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