C'è uno scrittore torinese, Giuseppe Culicchia (lo conoscete?), che da qualche tempo a questa parte sta portando in giro una presentazione remix dei suoi libri - da Tutti giù per terra a Venere in metrò, passando per Bruci la città etc. - e ieri sera mi sono rifugiata in uno storico locale sabaudo, la birreria Petrarca, per vedere e ascoltare questa presentazione.
A proposito del rituale
Quindi, passano gli anni ma io, anche per esperienza diretta, continuo a ribadire una grande verità: i clown arrivano sempre al momento giusto. Infatti avevo bisogno di un'esperienza bella, divertente, ispirante e all'avanguardia, e la vita con questa serata mi ha accontentata.
Perché dico ciò? E perché ho chiamato in causa i clown? Perché Giuseppe Culicchia ha preparato questa presentazione (che avevo visto già una volta ma in forma diversa al Circolo dei lettori) insieme e una clown spettacolare. Federica Mafucci, ovvero la Franca.
La Franca è una tizia stralunata che passa per lì e si offre di "sostituire" la vera presentatrice che non si è potuta presentare per la serata... Non si sa bene da dove spunti (forse "dalle patatine"!) ma di lei sappiamo che ha partecipato alla Corrida dicendo a memoria tutte le regioni d'Italia, e ottenendo a suo dire un successone, ovvero parecchi campanacci. E da qui è tutto un susseguirsi di gag. Apprezzo i comici e la comicità. Che sarebbe l'esistenza senza di loro? Per carità, non riesco a immaginarla. Loro stanno alla realtà, come un sorriso sta al volto umano. Da qualche tempo me ne sto occupando con maggiore concentrazione e mi sono anche iscritta a un corso di recitazione e scrittura comica (non ridete), ma racconterò di questo più avanti.
E insomma io credo che la scelta di questo scrittore sia ammirevole. Basta con le presentazioni noiose! Circostanzio meglio l'affermazione: c'è la crisi, e lo sappiamo. L'editoria è in crisi, e lo sappiamo. I blog letterari ahvb qpowbgvc jf geo pkjkj, e lo sappiamo!
E quindi? Che fare? Come direbbe Mario Merz. La vita è dura, ma gli artisti hanno il compito di rendere più lieve il passagio su questa terra inventandosi qualcosa, anziché lamentarsi di continuo. Lezione da imparare. Certo, si potrà obiettare, Culicchia è fortunato e famoso. Ma proprio per questo personalmente ho apprezzato l'umiltà di mettersi in gioco. Viaggiare e portare nei locali, teatri e librerie uno spettacolino comico che non solo fa venir voglia di leggere, ma anche di vivere, e di sperare. Niente tomi da sponsorizzare, ma fogli volanti da leggere e rileggere, niente orpelli, ma una preparazione millimetrica, di quelle che conoscono solo gli attori. E poi tanto garbo e gentilezza.
Neanche a dirlo, la Franca, con la sua molesta ingenuità, sfotte e mette in crisi un sistema tronfio di fare cultura, ridicolizza i musoni e riporta "tutti giù per terra" dove è bello anche stare, se ci pensate.
Questa serata mi ha regalato molte energie. Spero capiti anche a voi qualche esperienza simile.
Arrivo presto con i miei post natalizi. Intanto, buone letture!
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