martedì 7 luglio 2009

Bimbetto di Via Monginevro.

L'avevo già notato altre volte ma oggi, la svolta. Parlo di un bimbetto sui 4 anni che gioca tutti i giorni prima di pranzo su un gradino del marciapiede di Via Monginevro. Lo vedo, lui mi vede. Il nonno lo tiene d'occhio poco distante chiacchierando con un amico anziano. Il bimbetto vive nel suo mondo. Il bidone dell'immondizia, ai suoi occhi, diventa una montagna incantata color smeraldo. Il marciapiede, una landa deserta. I piccioni, draghi. Le vetrine, specchi magici. Le donne che fanno la spesa, streghe cattive, fatine buone, matrigne, principesse. I cani sono cavalli al galoppo. Il nonno: il cavaliere coraggioso. L'amico del nonno, il prode aiutante. Le pozzanghere, stagni abitati da creature della notte, il tram è una saetta di fuoco che trafigge il muro del suono.

Quando passo io, di solito si sposta in un angolino, si schiaccia tutto contro il portone. Questa mattina invece mi ha teso un agguato. Come i gattini che si acquattano, dimenano la coda e il sedere puntando la preda e poi scattano in un balzo. Così anche lui mi ha vista da lontano, ha preso la mira ed è saltato giù dal gradino un secondo prima che io passassi. Stavo parlando al cellulare ma l'ho guardato spostandomi come un gigante tramortito, per fargli capire che mi aveva colpita e affondata. Lui mi ha sorriso e gli brillavano i dentini e gli occhi vispi color nocciola. Stupendo, meraviglioso, dolcissimo bimbetto di Via Monginevro!

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