martedì 27 agosto 2013

Io che amo solo te.

Luca Bianchini, Io che amo solo te, Mondadori.
Luca Bianchini. Mentre beviamo un caffè corretto con Sambuca (nel bicchiere si possono notare chicchi di caffè vero). Cose da torinesi. :) So sweet!!


Eccoci qui dopo la presentazione.
Il firmacopie.

Rieccoci. Mi piace così tanto vedere questa foto, che mi fa tenerezza e la metto due volte.

Con Cinzia Gatti, che aveva gentilmente scritto la notizia dell'appuntamento, qui. Grazie Cinzia!!

Per chi ha letto il libro: ho pensato a lungo a come vestirmi. I colori sono importantissimi. E qualsiasi colore diverso dal Rosso Valentino di Ninella, protagonista del romanzo, 50 anni, 2 figlie, un unico grande amore (Don Mimì) e un unico segreto di bellezza (la Cera di Cupra, e in questo, lo confesso, abbiamo qualcosa in comune, grazie Cera di Cupra per il tuo inebriante profumo!!) poteva risultare stonato. Ecco allora cosa ho scelto io... Una specie di fucsia-pesca-ceradicupra: tutto pur di non assomigliare, almeno per una sera, al personaggio di Matilde, l'avversaria involontaria di Ninella! :) In fondo a destra: una pianta di peperoncini!

Può capitre a Finale Ligure che sia un gabbiano a darti il buongiorno.
Mi piace cercare rifugi segreti.

Rifugi segreti per sentirsi al sicuro.

La Liguria è tanto bella e tanto ordinata in alcuni punti.

Koishimaru = piccolo tesoro, i piccoli tesori del #mare!

Sentirsi a casa in posti così incantati, così gentili!
Chissà chi è quel signore che tutti i giorni, da sempre, cambia la data di prima mattina in questa piazza di Finale Ligure. #Giardinieri

I cartelloni che annunciavano la presentazione del romanzo di Luca Bianchini di fronte alla Libreria Cento Fiori.


Sono state giornate impegnative queste mie!

Mi servirebbe un po' di omeostasi ;)

Ma come? Direte voi. Con tutto quel sole e mare che si vede nell foto e poi: Luca Bianchini! Che è un personaggio famoso e divertente (ultra famoso, il suo romanzo è in vetta alle classifiche di tutto l'Universo: ma, se ve lo stavate chiedendo, no, non ero per niente in ansia. Naturalmente, non lo ero dopo il caffè corretto Sambuca, che rende questa vita un posto migliore! :). Ma non solo famoso. Che è una persona tanto simpatica, brillante, dolce gentile, affabile, superstar etc. etc.

Appunto. 

Interagire con persone così, e intendo anche un po' "ultraterrene", soavi, piene di grazia e di fortuna e di agilità mentale e ironia sferzante etc. etc. è una bella sfida. Hai paura di sbagliare. 

Interagire davanti a un pubblico, poi.

Sfida che ho risolto in questo modo, ve lo dico dovesse capitarvi di fare anche voi i presentatori di romanzi da millemila copie vendute nella vita. Con una certa dose di semplicità. "Ascoltando il cuore", cioè le sensazioni del momento. Vivendo davvero l'istante, proprio come si dice nei film, o nei libri di scuola: carpe diem.

Secondo me, è andata bene. Non è che me lo dico da sola tanto per fare: ho le prove. Dopo aver presentato il suo romanzo, Luca Bianchini mi ha ringraziata con una dedica stupenda, la migliore che io abbia mai ricevuto, ed è così bella che ho pudore a riportarla, ma lo ringrazio ancora una volta pubblicamente.

Detto questo, però, c'è da dire che mi ero un sacco preparata. Al punto che alcuni pezzi di Io che amo solo te li ho imparati, senza farlo nemmeno apposta, anche a memoria. Ad esempio questo:

"E voi, malgrado tutto quello che avete detto, che avete pensato, non potrete mai separare ciò che Dio, purtroppo, non ha unito". 

Questa frase struggente che ha a che fare con Orlando, uno dei miei personaggi preferiti, insieme a Nancy (fantastica). Ho chiesto a Luca se l'avesse ispirato Virginia Woolf questo nome così rotondo, così appropriato alla storia. E gli ho chiesto anche un sacco di altre cose, e lui mi sembrava contento di rispondere.

Ed era bello vederlo contento. Rasserenarlo con le domande, perché Luca, prima dicominciare, era preoccupato per il meteo. Infatti pioveva, quella sera, e avremmo dovuto presentare all'aperto. Invece, ci ha ospitati un ristorante-locale bellissimo di nome Ubuntu, che ho scoperto essere il nome di un sistema operativo ma che in Africa meridionale vuol dire "umanità" e compare in un ritornello che dice: io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti. Che mi pare appropriato!

Ma dopotutto, visto che il romanzo parla di un matrimonio, abbiamo convenuto sul fatto che, in tema di ritornelli e proverbi: presentazione bagnata, presentazione fortunata! Ed è stato così. Ma non solo pioveva, c'è stata anche - e l'ho capito origliando l'indomani intensi discorsi da spiaggia di una cricca di milanesi - addirittura una t e m p e s t a  m a g n e t i c a. 

Ma cos'è? No. Non voglio saperlo. So solo che un giorno dirò ai miei figli: "ragazzi, ma lo sapete che quando la vostra mamma ha presentato Bianchini, a Finale Ligure c'era una tempesta magnetica nel cielo?". O forse, per potenziare ulteriormente l'intensità poetica del fatto, mi toccherà aspettare i nipotini?! Vabè, aspettiamo, I've got time!

Oppure: "La bellezza ha sempre bisogno di poche parole". 

O: "Quanto sarebbe bella la vita se fosse sempre come l'aria in quel momento: sincera".

Sincera. 

La sincerità. O meglio, l'autenticità, secondo me, è il tema di questo spassoso e spietato romanzo scalatore di classifiche. 

L'autenticità dei sentimenti, dell'amore, ma anche delle relezioni di famiglia, di amicizia, di lavoro anche. Un romanzo che mette in scena e allestisce una grande, grandissima e bellissima recita, che è il matrimonio dei giovani Chiara e Damiano, e poi esplora tutti i cuori di tutte le persone coinvolte. Travolte dal maestrale. Il vento che minaccia la perfetta riuscita di tutto quanto, ma non ce la fa, e vincono loro, tutti loro questi abitanti di Polignano a Mare, dove per un caso assurdo della vita sono stata anche io questa estate al Festival del Libro Possibile (citato nel romanzo anche...).

Luca ama le coincidenze; e i romanzi, le trame, come le nostre esistenze, a guardarli bene sono tutti costellati di destini che si intrecciano come coincidenze. Non so voi, ma io passerei la vita a districare queste matasse, per poi riavvolgerle con altri nomi, altre storie, altre sensazioni.

Grazie ancora a Luca e alla Libreria Cento Fiori. In queste giornate finalesi per me è cominciato qualcosa di nuovo. Un nuovo modo di stare al mondo, solitario ma insieme ricco. Di persone, e di idee e di abbondanza. Mi sono divertita un sacco, ho conosciuto amici nuovi, compresa me stessa. 

E ho letto molto. A presto allora per futuri avvenimenti e libri.

Ah. Questa la canzone che ha ispirato il titolo. 


c\_/



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