domenica 1 settembre 2013

Svanire.


Deborah Willis, Svanire, Del Vecchio Editore

Svanire nel mare.

Svanire in un calice (di Ormeasco).


Questo è stato un po' il libro della mia solitaria estate. 

Svanire.

Appariva e scompariva - svaniva in effetti - dalle mie borse e valigie o sul comodino. Soprattutto mi ha tenuto compagna quando mi sentivo di svanire un po' io stessa dagli impegni e dai pensieri. 

I romanzi poi fanno questo: ti prendono e ti portano via con loro, dove vogliono, in sicurezza - perché tutto nasce dalla fantasia - ma nella verità più vera perché tutto accade come una ricchezza reale e un regalo.

Ah. Ma questo non è un romanzo! 

Bensì...

Non direi proprio una raccolta di racconti ma un concept-libro. Vi piace questa definizione? Ovvero una serie di avventure che hanno un comune denominatore, quello dello svanimento, si dice così? Insomma, dello svanire.

In tutte queste short tale c'è un punto di rottura - come in tutti i racconti validi - ma sempre connotato da una sparizione. Ed è fantastico, perché poi man mano che li leggi te l'aspetti: allora, cos'è che svanisce di bello questa volta?

Una sorta di prestidigitazione letteraria meravigliosa che esprime tutto il mistero, tutto il magico e il sovrannaturale della grande narrativa. D'altro canto, svanire (o essere invisibile) non è prerogativa delle cose sacre?

Questa interessante autrice canadese ha tra le altre cose ricevuto il plauso niente meno che di Alice Munro, quindi per me è una sicurezza di qualità. Fidatevi.

Una scrittura dritta e pulita, nella piena tradizione, dico la mia, di un minimalismo classico e ben confezionato. Una scrittura profonda e lieve insieme, ironica e matura, considerata anche la giovane età della scrittrice, che è nata nel 1982.

Sono tutte storie possibili e al tempo stesso sospese in uno spazio e in un tempo distanti, cristallini e scontornati, non senza abili astuzie tecniche da vera maestra. I personaggi sono scolpiti e densi, lo studio psicologico notevolissimo.

Il mio preferito è Il planetario, data anche la passione attuale che ho per le stelle e i pianeti. Ed è una storia delicata e spietata, tenera e inquietante sull'adolescenza e le repentine svolte del destino. Insomma, avrete capito che ricorrono i contrasti, in questa pregiata raccolta. E la linearità al grado zero del linguaggio aggiunge talento al talento.

Alice Munro ha definito alcune caratteristiche di queste storie stupefacenti

Sono perfettamente d'accordo con lei! 

Mi ha consigliato questo libro la mia amica Sara Lanfranco, che lavora alla bellissima Libreria Therese (quella nel Cinema Centrale). E, sempre in tema di coincidenze, Deborah Willis lavora come libraia nella Columbia Britannica. L'ho acquistato subito con gioia e curiosità, sicura di fare un ottimo investimento. Quella sera per me è stata particolare, la ricordo ancora e non sempre è così perché tante volte i giorni scorrono sempre uguali, e di lì a poco avrei scoperto che sarei andata ad abitare anche nelle vicinanze! La vita è tutta costellata di combinazioni a saperle scovare, e qualche volta indizi di belle sensazioni, dicevamo, ed è vero, spero lo sia anche per voi!


3 commenti:

Unknown ha detto...

Libri, stelle, stupefacenti,svanire... il tuo sembra un blog di cui fidarsi... mi piace.

Non so come son finito qui, e non credo che il talento sia qualcosa di "aumentabile" ma devo ripetermi, qui mi piace.

Unknown ha detto...

Libri, stelle, stupefacenti,svanire... il tuo sembra un blog di cui fidarsi... mi piace.

Non so come son finito qui, e non credo che il talento sia qualcosa di "aumentabile" ma devo ripetermi, qui mi piace.

Letizia Pizzarelli ha detto...

Sono contenta di aver trovato questo blog, prenderò sicuramente questo libro, mi affascina. La mia estate è stata accompagnata dall'Idiota di Dostoevskij molto simbolico per me :)