venerdì 24 marzo 2017

Poetry cafè.

Rupi Kaur, milk and honey, Tre60 - Tea


Milk and honey di Rupi Kaur è un libro di poesie illustrate dall'autrice stessa, che firma anche la copertina, ed è molto bello. 

Intendo: un bellissimo oggetto letterario che, nella cultura dell'immagine odierna, basterebbe ad acquisire valore in sé. 

Questo libro però ha diversi aspetti in più da considerare, oltre alla pura bellezza. E ringrazio la casa editrice per avermelo inviato in lettura perché è stata un'esperienza interessante.

Uno di questi aspetti è la storia particolare dell'autrice. Si tratta di una ragazza indiana naturalizzata in Canada, dove ha compiuto studi universitari.

Fino a qui, niente da rilevare. Dopodiché, Rupi Kaur, appassionata di arte e scrittura, ha cominciato a postare i suoi lavori sui social, in particolare su Instagram dove in poco tempo ha conquistato un milione di follower.

E fin qui, niente da rilevare. No scherzo, il particolare è proprio questo. Si tratta di un cosiddetto caso editoriale nato dal web e arrivato ovunque. A quanto si legge dal risvolto di copertina, questo suo primo libro - inizialmente auto-pubblicato - è rimasto per nove mesi ai vertici della classifica del New York Times. Ed è in corso di pubblicazione in tutto il mondo. 

Ma com'è il libro? E cosa c'è dentro? 

Ci sono tante poesie lunghe o corte la maggior parte corredate da una bella e incisiva illustrazione in bianco e nero. Le opere letterarie, tradotte da Alessandro Storti, sono suddivise in sezioni: il ferire, l'amare, lo spezzare, il guarire.

Il ferire è la sezione più dura: le poesie parlano di violenza sulle donne e fanno molto male, sono lucide, vere. 

A me è piaciuta un po' di più l'ultima parte, ma non faccio testo: a scuola ero di quelli che preferivano il Paradiso all'Inferno (e pure adesso, lo ammetto).


il mondo 
ti dà
tanto dolore
ed ecco che tu
ne fai oro

- non c'è cosa più pura


Questa piccola poesia appartiene alla mia sezione preferita, l'ultima, quella delle poesie più luminose, fiduciose e naif, quella che alla fine mi ha colpita, per la tenerezza e il coraggio. 

In generale, sono poesie dirette, potenti, semplici. Volendo essere cinici: ingenue. 

Personalmente, non so giudicare e men che meno capire se un lavoro artistico o letterario sia buono perché di successo o viceversa, insomma, non ho preconcetti. Alcune poesie le ho trovate stupende e sapienti altre stucchevoli. Il libro in generale mi ha colpita e intrattenuta: non so se resterà nella storia della letteratura mondiale o in quella del web. Ovvero non so se il numero dei follower e dei compratori decreti per davvero il successo di un libro. C'è chi lo sostiene. Non mi annovero tra questi.

Ho conosciuto molti autori e spesso quelli che vendevano tanto lo meritavano (secondo il mio gusto) altrettanto spesso no. 

Quello che davvero ho apprezzato in questo libro è l'audacia e la voglia di scrivere tutto, tanto, amorevolmente. L'autrice è un'artista pura, secondo me, e lo è in modo fresco e spontaneo. Sono quelle le creature con cui, letterariamente, di più mi sento affine.

Spero la lettura vi coinvolgerà come ha fatto con me!


la tua arte
non sta nella quantità di gente che
apprezza la tua opera
la tua arte
sta nel fatto
che il tuo cuore apprezzi la tua opera
che la tua anima apprezzi la tua opera
sta nella tua onestà
verso te stesso
e non
devi mai
barattare l'onestà
con l'immedesimazione

- a tutti voi giovani poeti



1 commento:

Anonimo ha detto...

L'avevo puntato già quand'era uscito in patria, continua ad incuriosirmi moltissimo e credo lo prenderò.