Premesso che il mio bisnonno faceva il panettiere e che se potessi tornare indietro farei questo mestiere di sicuro, vi dico che ogni mattina entro in una panetteria per comprare una bottiglia di acqua naturale. Qui ci sono due donne, madre e figlia. La figlia è un donnone biondo, ha il fiuto per gli affari e mi fa pagare la bottiglia 80 cent. La mamma è una signora infreddolita sull'ottantina, una persona onesta e quando c'è lei la bottiglia la pago 70! Questa mamma non so come si chiama ma a occhio e croce direi Nerina. (la figlia: forse Gilda o Gualtiera, un nome così). A Nerina mi sono affezionata e ormai scambiamo due parole. L'altro giorno il tema era "il lavoro oggi". E' dura, c'è il precariato, c'è la crisi, non si può mettere su famiglia. Questo l'ordine del giorno. Ma poi lei mi ha fatto notare che loro non riescono a trovare un panettiere giovane che lavori di notte.
- Mi dicono che la sera non possono perché vogliono andare in discoteca.
Ah. Ho capito. La complessità, la varietà, l'insensatezza degli esseri umani, di questa città, del Pianeta Terra.
- Mi dicono che la sera non possono perché vogliono andare in discoteca.
Ah. Ho capito. La complessità, la varietà, l'insensatezza degli esseri umani, di questa città, del Pianeta Terra.
1 commento:
non ti preoccurare prima o dopo succederà qualcosa di bello.
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