sabato 26 marzo 2011

Wish Tree.

Buongiorno. Oggi mi sono svegliata pensando di essere in vacanza al mare. Pensando di alzarmi dal letto mentre il mio fidanzato ancora dorme e preparare il caffè già in costume e sentire il rumore delle onde e del vento fresco di fine agosto e usare i primi raggi di sole del mattino per pettinarmi i capelli.

E questo mi pare un primo desiderio in effetti.

Altri meno rarefatti pensieri invece tornano a una discussione importante cui ho partecipato ieri su twitter, proposta da Il Saggiatore, la casa editrice, che ha un suo account molto attivo (@ilSaggiatoreED). Il tema era il precariato. Se ne parla solo un po' meno, ma il problema rimane ancora per molti, me compresa che sono sempre un po' più sensibile a questa cosa a ogni scadenza di contratto di lavoro.

"Guardavo le tue caviglie e i tuoi piedi che anche loro erano imbarazzati. Io lo so che non è facile andare a chiedere un lavoro, anche il portinaio ti sembra che ti stia giudicando e hai voglia a deglutire e respirare per far finta di niente. Si vede lo stesso che c'è la disperazione e la vergogna, quelle non le lavi con la brocca d'acqua al mattino, restano lì anche se sfreghi e tutti sanno che cosa ti passa per la testa in quei momenti in cui nella vita ci si trova a chiedere. Avevi le scarpette lucide, col laccio nero".

Stamattina sfogliavo qualche racconto di Ilaria Bernardini, una scrittrice molto brava che ho scoperto - e pure conosciuto ehsssì - alla festa Isbn, dalla raccolta La fine dell'amore. E a un certo punto leggo quelle righe.

Quindi tra quelle poche parole, ci sono tutti gli altri miei desideri. E so che ci sono quelli di altre persone simili a me.

Pensavo che la vita non è affatto uno scherzo, non ti accoglie a braccia aperte e molto più spesso se può ti mangia, come il leone mangia la sua preda. Se tu sei una preda. Se continui a essere una preda.

Io comunque credo che le soluzioni esistano. Per conservare o ritrovare la dignità e anche qualche diritto. Mi è chiaro però che i metodi desueti e consueti non servono. Servono soluzioni nuove. Mai provate prima. E quelle soluzioni nuove ogni mattina mi alzo e le cerco e le troverò e se scopro come si fa prometto che ve lo scrivo qui immediatamente, non me le tengo per me di sicuro.

Nel frattempo buon week end a tutti :)

2 commenti:

Unknown ha detto...

Quindi Ilaria Bernardini è stata un buon consiglio!
Peccato che il suo primo romanzo "non è niente" non si trovi più!
Forza Tazzi che ce la fai! Noi ci vediamo presto!

noemi ha detto...

@Matte: un ottimo consiglio!! Posso solo ricambiare un giorno magari presentandoti un'altra Ilaria (Urbinati), altrettanto brava, spero che riusciremo a vederci tutti insieme! Grazie Matteo.