lunedì 16 gennaio 2012

Un piccolo saluto a Carlo Fruttero.




"L'importante, pensò inzuppando nel cappuccino la seconda brioche, era di saper aspettare. Un'altra sua abilità. Tutto finiva per cascarti in bocca, se sapevi aspettare. Self-control, la grande regola degli inglesi. E se anche, come era umano, uno veniva preso, vicino al traguardo, da una tensione, da una smania incontenibile, bè, bisognava saperla contenere, nascondere. Farsi desiderare, farsi aspettare, ecco il segreto".


Uhm, scrivo con un nodo alla gola: grazie Carlo Fruttero: torinese e scrittore, e tenero signore negli ultimi giorni.

c\_/

2 commenti:

Lu ha detto...

Commento anche qui, dicendo che è un'ingiustizia della vita perdere un autore e un uomo di altissimo livello come Carlo Fruttero.
Anch'io, a mio modo, ho espresso la mia amarezza in un post. L'ultimo, prima della chiusura del blog.
Hai scelto un bel passaggio...

A presto, carissima!
Lu

noemi ha detto...

@Lu: grazie per il tuo commento. E per aver ricordato Fruttero :)