Il furetto mi ha tagliato la strada e io ne ho avuto paura. Solo dopo qualche secondo di spavento, ho capito che era un essere vivente, legato a un guinzaglio, e che dall'altra parte della cordicella rosa c'era una persona, Eleonora, con i suoi grandissimi occhialoni neri. E soprattutto, ho capito che era una cosa vera e non il frutto della mia fantasia. Ma per un istante ho anche pensato: eccole lì, le allucinazioni. Invece non era quello il mio momento per impazzire, si trattava soltanto di Fischio, il furetto di Eleonora.
- Da dove arriva?
Mi pare sempre la domanda migliore. Quella che si impara a scuola a lezione di inglese. Where are you from? Quanto mi piaceva pronunciare le prime volte questa frase. Perché è proprio la domanda delle domande, quella da cui tutto comincia.
- Dal cassonetto dell'immondizia, purtroppo.
- Davvero? Che brutto.
- Nell'organico, l'avevano messo.
In effetti nel male, c'è sempre una certa coerenza. Dato che Fischio era ancora vivo, anzi pronto a una seconda esistenza, sebbene riciclata. E quindi poi ecco che Eleonora apre il cassonetto il giorno giusto nel momento giusto e qualcosa di nuovo rinasce.
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