venerdì 14 dicembre 2012

Tre chicchi di moca.


Il mio amico tricheco vi augura buongiorno con un caffettino macinato!
Toti Scialoja, Tre chicchi di mocaEdizioni Lapis
Chris Haughton, Oh - Oh!, Edizioni Lapis


Parlando del lato luminoso della vita, voglio dirvi che, tra le mie fortune degli ultimi tempi, c'è quella anche di ricevere alcuni libri per bambini. Non so mai quanto meritati, ma dicono che a un regalo si risponde sempre, in genere, con un sorriso, con qualcosa di sincero. 

Anche perché la vita di cui prima è un tale crocevia di robe strane, che quando succede qualcosa di così delicato, è giusto prenderne nota. E, in questo caso, rendervi anche un po' partecipi della faccenda. 

Ho ricevuto dunque questi albi illustrati. 

Doverosa premessa: io non ho bambini al momento, ma li amo molto. Credo in loro e se mi capita l'occasione mi ci trovo piuttosto bene a giocare, raccontare storie, soprattutto ascoltare le loro  avventure clamorose, che in genere sciorinano con sguardo spiritato nel vuoto come se gli si componessero nell'iperspazio, mi chiedo: ma come fanno? (ricordo ancora le vicissitudini assurde di una bambina che oltre tutto aveva anche il mio stesso nome - ah, oggi a quanto pare è il nostro onomastico: auguri alle Noemi là fuori - che mi aveva raccontato, qualche anno fa, a una cena, di un viaggio che avrebbe compiuto lei a bordo del suo cane in un paese alquanto misterioso pieno di sassi, mostri efferati e stelline variopinte).

Insomma dicevo al momento io personalmente non ho bambini, ma ne conosco qualcuno e uno di questi due albi lo regalo, per vostra informazione, a una certa Matilde che, santo cielo, è nata pochissimi anni fa e sa già scrivere il suo nome!

Comunque. L'altro invece me lo tengo io. Perché è un librino che parla anche di caffè e di trichechi. Due mie storiche passioni. Sì, anche i trichechi, certo! 

E poi perché lo ha composto Toti Scialoja. Uno di quei poeti e pittori peculiari, un po' sulle nuvole nonché uno dei nostri padri della Resistenza. 

"Spiegò che una poesia è come una melagrana, e quando la apri scopri tesori, rossi chicchi fatti di parole".

Dice Teresa Buongiorno nella prefazione del libro.

Tre chicchi di moca, chicchi di melagrana, chicchi di parole. Non so, oggi è una giornata che mi sembra piena di sapori buoni, e di neve che ha deciso di scendere anche su Torino e di posarsi sulle nostre cose, e case e pensieri. 

Propongo di gustarcela con molta spensieratezza. E auguro buon week end a tutti.  


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Auguri!!!!!!!!!!!(M)

noemi ha detto...

Grazieeee! n.