giovedì 5 novembre 2015

Se potessi esprimere un desiderio.


 Ho letto questo piccolo capolavoro su un treno qualche giorno fa.

Jimmy Liao, Se potessi esprimere un desiderio, Edizioni GruppoAbele
Desidero raccontare una storia con la speranza che arrivi a quante più orecchie possibili. 

(L'orecchio è una figura retorica, volevo dire anche occhi e cuori e facce etc. etc.)
Qual è il tuo desiderio? Chi sei? Come stai? Come vuoi essere? Chi vuoi accanto a te? Dove sbagli? Cosa ottieni? Cosa ti piace? Cosa vuoi? Cosa speri? Cosa ti fa male, e bene?

Chi "vuole essere lasciato in pace e in totale solitudine", chi invece che "il suo innamorato giunga a lei dal più incantevole degli orizzonti". Chi desidera "tornare ad abbracciare forte sua nonna" e chi invece che "vi sia un gufo pronto a sorridere dalla finestra".

L'illustratore Jimmy Liao attraverso una serie di bambini (che possiamo essere tutti noi) ci fa vedere quali sono i desideri. Spesso sono cose semplici, hanno a che fare con gli animali. 

Io, dicevamo, desidero raccontare una storia.

(Avevo già raccontato su questo blog di Jimmy Liao qualche anno fa qui e ricordo ancora di una bellissima  presentazione di La luna e il bambino organizzata dagli Amici di Jimmy sempre di qualche anno fa alla Torre di Abele insieme all'amica Sara Bauducco). 

(Ed è giusto che sappiate che nella mia mansardina ho appeso un poster del penultimo albo illustrato di Jimmy Liao, che si chiama Abbracci)


"Perché tutti esprimono desideri quando vedono le stelle cadenti? (Io non faccio mai in tempo!). A me piace esprimerli davanti a una lampada al neon..."
Questa è l'edizione originale. Ho la fortuna di conoscere la traduttrice italiana di Jimmy Liao: Silvia Torchio. Ma Silvia fa anche molto di più, perché traduce una cultura e una sensibilità, non solo i libri. La Cina si sta trasformando alla velocità della luce, e noi ne sappiamo ancora poco. Ma la Cina è vicina davvero. Ad esempio, io ho una vicina di casa cinese e sto imparando tante cose da lei. Ma tornando a Silvia Torchio: avete presente cosa facevano Fernanda Pivano e Cesare Pavese con gli scrittori e artisti americani (statunitensi) e con il mondo anglofono in generale negli anni trenta, quaranta? (La Pivano anche ben dopo, se penso che l'ho vista viva e mi ha anche parlato dicendomi che avrei sofferto molto e poi sarei stata felice, speriamo, e che Dio la benedica!). Ecco, quella amorevole, appassionata trasmissione di storie, libri e saperi che a noi italiani mancava, loro l'hanno compiuta con fervore. E adesso sappiamo tutto degli USA, e siamo come loro. Quello che oggi invece ci manca di conoscere pienamente è l'oriente. O meglio: sappiamo già molto, la rete è fantastica in questo senso (Alert: questo è un tema tanto ampio che non si può certo esaurire in un post di blog). Ma quello che fa Silvia, con il progetto Jimmy's Friends è proprio portare in Italia (letteralmente, visto che Jimmy Liao è stato qui di recente con la moglie) un sentire e dei valori che noi conosciamo poco. La mia vicina cinese ha detto che secondo lei Jimmy, quando lo si legge "cura". Ed è proprio così, Jimmy si prende cura del lettore con un'attenzione rara, e tocca e smuove le emozioni nel modo più autentico possibile. Una precisazione, Jimmy Liao è taiwanese, ma è famoso in tutta la Cina.

 Sfogliando le pagine di questo piccolo libro, si entra sempre più dentro l'avventura da sogno del bambino protagonista che scopre su una spiaggia una teiera che potrebbe assomigliare alla lampada di Aladino. Nella bellissima postfazione di Bruno Tognolini Jimmy viene definito un autore "puntaluna". Perché è di quegli artisti che ti mostrano la luna, anziché il loro dito, ma soprattutto sanno msotrarti le tue "tuezze", cioè tramite storie minime e in miniatura, parlano di te.

Ad esempio, scorrendo queste pagine, spunta spesso un gatto bianco, un cucciolo. Ha macchie di colore sul muso e su tutto il corpo. Diventa piccolo e poi grande un po' come Alice e un po' come tutti noi. Che siamo adulti, ma anche bambini ben nascosti da qualche parte.

Ecco Jimmy ti viene a scovare lì nel tuo nascondiglio. E fa quello che vorremmo tanto: ci guarda con rispetto. Ci capisce. Veramente, come dice la mia amica vicina: ci cura.

Agli artisti che sono in grado di fare questo, il mondo dovrebbe dedicare come minimo uno Swatch, per dirne una. O un Parco dei Divertimenti, una stanza d'albergo e un aereo.

Vi sembra un desiderio irrealizzabile? Guardate qui sotto per scoprire che invece, cari miei, tutto è possibile. I desideri si avverano.

ph tratta da qui.

幾米廣場 ji mi guang chang (Jimmy Liao Park). Un reportage in piena regola, qui.

La stanza "spring walk". Anche qui.

China Airlines. Quando si dice che i libri fanno volare.

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