domenica 17 maggio 2009

Pamuk.

Purtroppo me lo sono perso alla Fiera del Libro, con grande dispiacere. Però mi sono consolata ascoltandolo da Fazio ieri sera in TV. Grandissimo Pamuk, mi piace molto sentirlo parlare. Così umano, vicino a chi ascolta. Al tempo stesso sempre un po' in là, lontano, fuori dalle orbite della mia personale comprensione. E' questa sua difficoltà nella scrittura e nella voce che mi cattura.
Poi tra le altre cose (tutte magiche per me), ha parlato di autobiografia, in riferimento al suo prossimo romanzo, che ha un titolo che trovo bellissimo: "Il museo dell'innocenza". Sull'autobiografia ha detto che consiste nel cancellare e non nel ricordare, come solitamente si crede. Cancellare...
Non vedo l'ora che esca il libro in Italia per potermelo leggere dall'inizio alla fine. Per cancellare con lui magari certi suoi ricordi, per cancellare insieme la paura dei libri che mi è presa ultimamente. Per cancellare con la gomma bianca e ritemperare la matita.

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