In questi giorni, dopo la violenza inaudita e vile di Brindisi e il terremoto in Emilia Romagna, coglie proprio un comune senso di impotenza e paura che penso possiamo condividere tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di non esserne coinvolti direttamente, ma che pure ci sentiamo vicini a chi adesso sta soffrendo e lottando.
Posto che è davvero impossibile trovare consolazione in un momento del genere, né purtroppo essere d'aiuto nell'immediato, una cosa che però forse secondo me si può fare è trovare un appiglio e un ancoraggio alla vita anche nei libri.
Proprio la settimana scorsa mi è capitato di scoprire questa raccolta di racconti.
Trema la Terra di Neo Edizioni.
Sono 18 storie di terremoto, da quello dell'Irpinia del 1980 a quello che ha colpito L'Aquila nel 2009.
(La casa editrice tra l'altro ha sede a Castel di Sangro).
Come dice Valeria Parrella, nell'introduzione, "il terremoto è quando non puoi più dare per scontato nulla, quando non puoi determinare niente. Quando la madre ti abbandona e per rifondare la città, l'esistenza, il senso, vi è necessità di una nuova materia: qui, della buona scrittura".
Leggendo i racconti si ha l'impressione di partecipare al dolore degli altri, di sostenerli, per ora, almeno col pensiero.
Nessun commento:
Posta un commento