venerdì 14 agosto 2009

Elica.

Da qualche anno a questa parte avevo iniziato a pensare che la vita, i fatti della vita assomigliassero a un'elica, quella specie di fogliolina rigida che cade giù volteggiando, avvitandosi su se stessa fino a terra. Pensavo, cioè, che le circostanze si ripetessero sempre uguali con minime variazioni. L'elica infatti gira allo stesso modo e si sposta solo di millimetro in millimetro fino a percorrere il prorpio intero tragitto prestabilito. Pensavo questo. E vivevo secondo questa metafora che avevo confezionato per me stessa come una sicura profezia, certa che potesse rappresentare anche il destino del mondo intero. Poi però preparando il caffè stamattina ho capito per la prima volta che la mia vita era un'elica perché io volevo vederla così. Per qualcuno l'esistenza invece è uno shuttle sparato nello spazio per altri un fiore bianco che sboccia. Ma allora perché mi ero scelta proprio l'elica? Lo chiedo così al vento dove probabilmente sta già soffiando la risposta.

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